In un’assemblea pubblica la Provincia fa il punto sui progetti. I sindaci: “La nostra dotazione stradale non è accettabile”
(UNWEB) – Piegaro, Estate 2018. E’ questo il momento indicato dai tecnici della Provincia di Perugia (soggetto attuatore del progetto) per il possibile avvio dei lavori di adeguamento della S.R. 220 Pievaiola nel tratto Capanne-Fontignano.
E’ servita ad illustrare nel dettaglio i tre diversi blocchi di interventi progettati per la principale arteria di collegamento tra Perugia e Città della Pieve e per tentare di fornire un cronoprogramma dei lavori l’assemblea pubblica di mercoledì sera al Museo del Vetro, fortemente voluta dai sindaci di Piegaro, Panicale e Città della Pieve e dalla stessa Provincia.
Un’assemblea che, come sottolineato dalla consigliera provinciale Erika Borghesi, segue di pochi giorni la conferenza di servizi convocata dalla Provincia (il 12 maggio) per l’approvazione dello schema di accordo di programma e l’adozione delle varianti urbanistiche dei Comuni di Magione e Perugia, ultimo decisivo tassello necessario per sbloccare la vicenda e consentire di procedere ora, dopo la fase prevista per legge della raccolta delle osservazioni, agli step successivi. Si conta infatti, entro tre o quattro mesi, di approvare il progetto definitivo e quindi quello esecutivo, per poi passare al bando di gara (che sarà europea e espletata secondo il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa). Gara che, secondo le previsioni dell’Area Viabilità, dovrebbe chiudersi nella primavera prossima. Se dunque sarà possibile rispettare questi tempi, ad inizio estate 2018 si sarà nelle condizioni di avviare le diverse opere, la cui esecuzione avrà una durata stimata in un anno e mezzo o due.
Quello dell’adeguamento del tratto Capanne-Fontignano è solo uno dei tre tasselli che compongono il “puzzle” del progetto Pievaiola, sulla base di quanto stabilito da un protocollo d’intesa sottoscritto nel 2013 tra Provincia, Comuni di Perugia, Corciano, Magione, Città della Pieve, Panicale, Piegaro, Paciano e Regione Umbria. Il primo, del valore di un milione e 175.000 euro, riguarda la realizzazione, in corso di esecuzione, di una rotatoria a Strozzacapponi. Il secondo, (valore un milione e 200.000 euro) è quello relativo alla costruzione di due rotatorie a Castel del Piano, per le quali il Comune di Perugia ha approvato la relativa variante urbanistica. Secondo le anticipazioni fornite a Piegaro, tali opere saranno avviate una volte terminati i lavori a Strozzacapponi (ottobre-novembre 2017).
Ma è stato soprattutto sul terzo blocco di interventi che si è concentrata l’assemblea di mercoledì. Una serie di opere infrastrutturali che interessano in particolare il tratto tra il km 9+870 e il km 18+440, per una lunghezza di 8,5 chilometri circa. A partire dalla realizzazione di una rotatoria in corrispondenza dell’intersezione con la Strada comunale di Mandoleto che conduce a Solomeo, di una pista ciclabile (che sarà poi trasferita al Comune di Perugia) e di una complanare. Dal km 12+700 al km 12+000 sull’asse Agello-carcere è previsto l’adeguamento del tracciato con la realizzazione di un’altra rotatoria in corrispondenza del carcere stesso. Dal km 13+850 al km 12+700 il progetto prevede l’adeguamento del tracciato con l’eliminazione del curvone esistente e la realizzazione di una rotatoria in corrispondenza dell’intersezione con la S.P. 317 di Agello, la costruzione di complanari per eliminare i passi di accesso a raso e una pista ciclabile. Sarà poi migliorato il raggio di curvatura prima di accedere al ponte sul Torrente Cestola con allargamento e messa in sicurezza del medesimo. Ed infine sarà realizzata una rotatoria in località Palazzetta e allargata la sede viaria dall’innesto con la variante di Tavernelle fino alla rotatoria in corrispondenza con la zona artigianale.
Il costo stimato per questa serie di interventi è di 8 milioni e 900 mila euro, di cui 6 relativi ai lavori veri e propri.
Oltre a tali opere, come fatto osservare da Borghesi, va aggiunto l’adeguamento dei piani viabili che, secondo quanto stabilito dallo stesso protocollo del 2013, dovrebbe essere eseguito con le economie di spesa. “Pensiamo – ha riferito la consigliera provinciale – di dare già mandato al responsabile di comprensorio di fare una ricognizione e una stima dei lavori necessari, così da poter procedere parallelamente all’adeguamento dell’arteria”.
Altra partita aperta per Borghesi, come anche segnalato nei loro interventi dai sindaci, è invece quella della manutenzione ordinaria, alla quale la Provincia, “per personale insufficiente e mezzi obsoleti fa fatica a provvedere”.
“Siamo ad un punto importante e interessante – ha commentato l’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella, che ha invitato a non cedere al pessimismo. “Abbiamo una progettazione e una serie di passaggi obbligati che ci fanno essere ottimisti – ha dichiarato – e anche i ribassi d’asta produrranno benefici che ricadranno sul territorio”.
“Si tratta di interventi essenziali per riportare questo pezzo di Umbria dentro l’Umbria”, hanno detto in modi diversi i tre sindaci promotori dell’incontro (Roberto Ferricelli, Fausto Scricciolo e Giulio Cherubini). “Un pezzo di Umbria spesso dimenticato che necessita da tempo di una riqualificazione complessiva della sua viabilità”. E il pensiero corre all’esigenza di aprire finalmente uno sbocco verso la limitrofa Toscana, così da potenziare ulteriormente la stessa Pievaiola. “Il Trasimeno – per gli amministratori locali – ha un’urgenza drammatica di dotarsi di un piano di viabilità, in quanto ha una dotazione stradale non accettabile per le sue vocazioni”.
Quello della Pievaiola è un argomento su cui tuttavia si tornerà a parlare. Ferricelli ha infatti chiesto a Provincia e Regione la disponibilità ad un nuovo incontro nei mesi prossimi per informare la cittadinanza sul cronoprogramma e lo stato dell’arte dei lavori.