(ASI) Giovedì scorso Massimo D’Alema a Città di Castello in visita privata si aggirava di buon’ora presso la zona industriale nord. L’ex Presidente del Consiglio e la moglie Linda Giuva, accompagnati dall’ex sindaco tifernate Adolfo Orsini, hanno fatto visita ad alcune importanti aziende del territorio come la Cts e la Grifa del settore grafico e Mazzoni mobili del settore legno.
La visita dei coniugi D’Alema era finalizzata all’acquisto di contenitori di cartone e di mobili da esposizione per i vini che attualmente producono alla Madeleine, l’azienda agricola situata nel comune di Otricoli: il Narnot (da Narni e Otricoli), Sfide, Nerosè e Pinot Nero. In ognuna delle aziende visitate, oltre ad aver valutato i prodotti contenitori per i suoi vini, D’Alema e Orsini hanno parlato a lungo con titolari, tecnici e operai circa le tecnologie utilizzate e si è complimentato per la qualità raggiunta e per i macchinari innovativi e le competenze dei dipendenti. Tutte componenti, ha ribadito, che rappresentano le condizioni necessarie per far fronte alla crisi e conquistare nuovi spazi di mercato. D’Alema si è informato a lungo sulle condizioni di salute dei comparti industriali del territorio dimostrando una discreta conoscenza del territorio e una buona memoria del Patto Territoriale per lo sviluppo che fu presentato ufficialmente proprio al Teatro Comunale di Città di Castello all’epoca della sua presidenza del Consiglio dei Ministri. Un Patto territoriale-modello che, firmato alla presenza dei rappresentanti istituzionali di Toscana, Emilia Romagna, Marche ed Umbria e di decine di imprenditori e sindaci tra cui Adolfo Orsini, portò una pioggia di progetti e di fondi finanziati dall’Unione Europea nei territori delle quattro comunità interessate, una boccata di ossigeno prima della crisi internazionale.
Dopo l’intensa mattinata di confronti e di shopping i coniugi D’Alema si sono concessi una colazione nella tipica trattoria Lea dove hanno gustato i piatti della tradizione locale e provato la simpatia e la professionalità dei giovani ristoratori.