AA008636Commossa partecipazione alla cerimonia per ricordare i Martiri di via d’Amelio

(UNWEB) Perugia, – “Era necessario dare un segnale importante, al di fuori delle mura dei tradizionali palazzi istituzionali, per ricordare gli eroi di Stato, il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta che persero la vita nell’attentato del 19 luglio del 1992”. Lo ha detto il consigliere comunale e vicepresidente della commissione toponomastica cittadina, Carmine Camicia, durante la cerimonia di commemorazione che si è tenuta, sabato 3 febbraio, presso la rotatoria dedicata ai Martiri di via d’Amelio, situata nei pressi della questura del capoluogo umbro, in via del Tabacchificio. A rendere onore al giudice Borsellino e ai poliziotti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Vincenzo Fabio Li Muli ed Emanuela Loi (la prima donna agente ad essere assassinata in servizio), sono stati, oltre al consigliere, anche il questore di Perugia Giuseppe Bisogno, accompagnato dal vicario Massimo Gambino, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri Giovanni Fabi, il primo dirigente della polizia stradale Elena De Angelis, i segretari provinciali delle organizzazioni sindacali di polizia Massimo Pici (Siulp), Giacomo Massari (Siap) e Fabio Tristaino (Mosap), Rosangela De Felice in rappresentanza di Libera, Massimo Alunni Proietti per la sezione provinciale dell’Unione nazionale cavalieri d’Italia, e il deputato Filippo Gallinella. “Perugia deve ricordare e deve sostenere le forze dell’ordine – ha aggiunto Camicia, promotore dell’iniziativa e dell’intitolazione della rotatoria ai Martiri di via d’Amelio –, perché grazie a loro oggi siamo cittadini liberi e siamo sulla strada, tracciata dai giudici Borsellino e Falcone e dai loro uomini, della legalità”. Durante la mattinata è stata depositata una corona di alloro con il tricolore e i nomi di Borsellino e degli agenti della scorta.


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