Il cardinale Gualtiero Bassetti: «Mi sta a cuore il futuro delle vostre famiglie e dei vostri figli..., mentre noto che tanti giovani abbandonano la nostra amata terra per motivi di lavoro»
(UMWEB) Perugia. «Un saluto particolare, stamani, lo rivolgo alle donne, meravigliosa invenzione di Dio; prima di tutto per quello che sono e poi per quello che fanno: la sposa, la madre, la donna che lavora». Con queste parole il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti ha introdotto la celebrazione eucaristica della mattina dell’8 marzo, Festa della donna, in uno dei luoghi-simbolo dell’industria alimentare umbra, lo stabilimento Nestlé-Perugina in San Sisto di Perugia, dove il porporato si è recato in visita in occasione della Pasqua. Insieme al cardinale hanno concelebrato il parroco don Claudio Regni e il vice parroco don Marco Briziarelli nella sala mensa dello stabilimento, che ha visto la presenza di più di cento persone tra maestranze e dirigenti. «Le donne – ha proseguito il presule – svolgono un ruolo importante anche nella scuola, soprattutto in quelle dell’infanzia e primaria, dove la maggior parte dei bambini sono affidati a loro che li seguono con cura materna. Anche per questo ringraziamo il Signore per queste meravigliose creature, le nostre donne, che vogliamo rispettare, venerare e onorare nella loro dignità».
Commentando il Vangelo del giorno, il cardinale Bassetti ha detto che «il demonio è divisione e spesso ci lasciamo vincere da lui. Ci dividiamo gli uni dagli altri. Viviamo divisioni di tutti i tipi nella società ed anche all’interno delle famiglie. Per questo abbiamo sperimentato, come dice Gesù nel Vangelo, che il diavolo è colui che suscita le invidie, che ci impedisce di essere uniti, di essere famiglia e di essere comunità, ma Dio ci ha creato perché noi possiamo essere famiglia e comunità. E’ il demonio l’ispiratore della divisione fra le persone, fra i popoli e le nazioni. La sua presenza rende ragione della frequenza delle tensioni e dei conflitti che sono anche nella società. Lui, il principe del male, non cessa di operare perché l’inimicizia si estenda ovunque. Vedo anche quanta fatica accusa chi ha delle responsabilità per tenere unite le persone, come nella società e nella Chiesa, così nei luoghi di lavoro. Per questo il Signore ci invita a pregare ad essere uniti per non essere complici di questo inferno che genera lotte e divisioni, conflitti e guerre».
Il cardinale si è soffermato sulle vicende occupazionali che investono da tempo lo stabilimento Nestlé-Perugina, rivolgendosi alle maestranze con queste parole: «Carissime sorelle e fratelli, so che avete tanti problemi. Conosco la crisi che sta vivendo la vostra azienda e condivido le vostre preoccupazioni. Sono padre e pastore di questa Chiesa e mi sta a cuore il futuro delle vostre famiglie e dei vostri figli. Mi stanno a cuore le ansie, le preoccupazioni, le speranze che la gente sta vivendo in questo piccolo fazzoletto di terra che è l’Umbria. La nostra Umbria, per un motivo o per un altro, è molto provata e per la nostra gente ci sono tante sofferenze come quelle vissute dai terremotati. Mi sta a cuore l’avvenire dei nostri figli, mentre noto e constato che purtroppo tanti giovani abbandonano la nostra amata terra per motivi di lavoro».
«Sarei cieco se non vedessi tutte queste problematiche e non le condividessi con voi – detto il presule –, ma sono qui stamani soprattutto per dirvi una parola di speranza che possa risollevare i nostri cuori. E l’unica parola che il vescovo pone al centro, al cuore di questa Eucaristia, è una persona: Gesù. E’ vicina la sua Pasqua, una Pasqua di morte e di resurrezione e noi siamo qui per affidarci a Lui nelle nostre morti, ma anche nella speranza delle nostre resurrezioni. Come ebbe ragione Giovanni Paolo II quando, quasi 40 anni fa, nell’ottobre 1978, iniziò il suo pontificato dicendo: “ Fidatevi sempre di Cristo, perché Lui non vi delude mai”». Infatti, ha aggiunto il cardinale Bassetti, «Lui solo opera il bene e diffonde l’amore. Per questo Gesù è più forte del male e del maligno, perché Lui diffonde pace e può salvare e custodire le nostre persone, le nostre case, i nostri luoghi di lavoro. Solo chi confida nel Signore, solo chi ascolta la sua Parola, con fedeltà, può sconfiggere il potere del male e raccogliere per sé e per tutti i frutti di amore e di speranza. Di Lui, particolarmente, tutti noi abbiamo bisogno».
Al termine della celebrazione don Claudio Regni, il “parroco” della Perugina (così è chiamato dai lavoratori), ha annunciato la “giornata del lavoro e della solidarietà”, per grandi e piccini, in calendario il 15 aprile, nel cuore della zona industriale di San Sisto, attorno all’antica chiesetta restaurata situata nelle vicinanze dell’Emporio Caritas “Divina Misericordia”. Un’opera voluta dal cardinale Bassetti, attiva dal marzo 2016, dove settimanalmente si recano 400 famiglie in difficoltà a causa della mancanza di lavoro. Il parroco, nel rivolgersi ai dipendenti della Perugina, ha ricordato che «voi siete il popolo del fare, che significa costruire e servire perché qui, con il vostro lavoro, state servendo le vostre famiglie e la società intera. Questo servire si può scomporre, può diventare agitato e malefico se non si rispettano alcuni capisaldi fondamentali a partire dalle persone. Noi non siamo numeri ma persone che hanno diritto ad un lavoro e a un bene comune. Persona, lavoro, bene comune sono intrise di una parola piccola, piccola ma di un valore straordinario: giustizia e solidarietà». E la “giornata del lavoro e della solidarietà” del 15 aprile richiamerà non poco questo «valore straordinario», anche se la Chiesa, come ha evidenziato don Regni, «non ha la pretesa di risolvere i problemi, ma trasmette una forza e una capacità perché le persone possano diventare un laboratorio di bene attraverso il proprio lavoro».