Il gesto da parte della famiglia del dipendente Gianluca Rasimelli recentemente scomparso
L’azienda ha poi acquistato altri 10 di questi strumenti
(UMWEB) – Perugia, – Trasformare la sofferenza in un gesto di grande umanità. Questo è riuscita a fare la famiglia dell’ex responsabile del magazzino Salumi e Formaggi di PAC 2000A Conad, Gianluca Rasimelli. A seguito dell’improvvisa scomparsa per un arresto cardiaco di Gianluca, lo scorso dicembre, infatti, i suoi familiari hanno promosso una raccolta fondi, che ha coinvolto anche i dipendenti dell’azienda, che ha permesso l’acquisto di un defibrillatore automatico che è stato installato nella sede perugina della cooperativa. Questo gesto ha colpito i vertici di PAC 2000A Conad che, sensibilizzati sull’argomento, hanno deciso di estendere questa protezione a tutte le loro sedi acquistando altri 10 defibrillatori. Oltre a quello di Ponte Felcino, infatti, anche le sedi di Fiano Romano (RM), di Carinaro (CE) e quella di Corigliano Calabro (CS) avranno a disposizione questi importantissimi strumenti salvavita. Alla cerimonia di consegna, molto commossa, sono intervenuti i familiari e i colleghi di Rasimelli, oltre ai dirigenti dell’azienda.
“La scomparsa di Gianluca è stata una tragedia che ha lasciato un vuoto incolmabile in tutti noi – ha commentato Flavio Prenni, direttore dell’Ufficio Tecnico Area immobiliare di PAC 2000A Conad. Dopo oltre trenta anni di lavoro insieme, Gianluca, infatti non era soltanto un collega ma era parte integrante della grande famiglia di PAC. Un esempio per tanti di noi ma soprattutto per i tanti giovani che sono cresciuti sotto la sua supervisione. Credo che anche per questo i suoi familiari, che non finiremo mai di ringraziare, abbiano pensato di fare un gesto così importante e utile per rendere più sicura quella che a tutti gli effetti era la sua seconda casa e la sua seconda famiglia. Spero che non dovremo mai utilizzare questi defibrillatori, ma da oggi, grazie alla sensibilità dei familiari di Gianluca, la nostra azienda ha aumentato la possibilità di salvare delle vite”.
“Nelle aziende la dotazione di strumenti di soccorso è spesso ricondotta alla presenza di una cassetta di primo soccorso, a volte di un estintore e scarpe antinfortunistiche, se necessarie – ha spiegato Luca Latini, medico dell’azienda PAC 2000A Conad. Ma i presidi ordinari di sicurezza si rivelano perfettamente inutili se un nostro collega fosse colto da un arresto cardiaco. Senza un defibrillatore, l’unica cosa che resta da fare è chiamare i soccorsi, nella speranza di non dover aspettare troppo. I primi 5 minuti sono decisivi per salvare una persona. Un intervento con defibrillatore nei primi 5-10 minuti dal malore, al contrario, aumenta sensibilmente la possibilità di salvargli la vita. Dotarsi di un tale dispositivo, per un’azienda con centinaia di lavoratori, consente di dare un soccorso adeguato in attesa che arrivi personale qualificato. Il defibrillatore è di facile uso ma è necessario un addestramento specifico che PAC 2000A ha già provveduto a far fare agli incaricati di primo soccorso dell’azienda”.