(UMWEB) Spoleto. “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”. Questa preghiera “Sub tuum praesidium” - rinvenuta in un papiro del basso Egitto, la più antica dedicata alla Vergine dopo l’Ave Maria - è risuonata la sera di giovedì 25 ottobre 2018 nella Cattedrale di Spoleto al termine del rosario presieduto dall’arcivescovo Renato Boccardo secondo l’intenzione di Papa Francesco di «proteggere la Chiesa dal diavolo».
Una partecipazione di fedeli al di sopra di ogni aspettativa: «Davvero commovente vedere così tanta gente in preghiera», ha commentato il Presule. Sul presbiterio, dinanzi all’altare maggiore, era stata sistemata la statua della Madonna in adorazione del Bambino, adagiato sul suo grembo e benedicente, proveniente dalla chiesa di S. Procolo in Avendita di Cascia; dopo i sismi del 2016, che hanno lesionato gravemente l’edificio sacro, la scultura del XVI secolo è ricoverata presso il deposito del Beni culturali a Santo Chiodo di Spoleto.
Nell’intervento prima della recita del rosario mons. Boccardo ha detto che «l’ultima parola non è il male ma il bene. Da sempre la Chiesa deve misurarsi coi peccati, con le tensioni interne, con momenti di smarrimento. Però non perde la fiducia: è possibile vincere il male che ciascuno di compie ogni giorno. Contro i tentativi diabolici dobbiamo ricorrere con più forza alla preghiera alla preghiera. Il demonio in modo intelligente suscita invidia, alimenta cattiveria, si insinua nella mente e nel cuore dell’uomo. E Papa Francesco, soprattutto in questo mese di ottobre dedicato alla Madonna del Rosario, ha invitato i fedeli di tutto il mondo a chiedere alla Santa Madre di Dio e a San Michele Arcangelo di proteggere la Chiesa dal diavolo. Nella nostra Chiesa di Spoleto-Norcia diverse parrocchie hanno risposto all’appello del Pontefice. Abbiamo però voluto anche un momento diocesano per affidarci a Maria nella lotta contro il maligno: abbiamo voluto qui la statua della Madonna della chiesa Avendita di Cascia sfigurata dal male del terremoto, e ora recuperata, per chiederle di tenere anche noi tra le sue braccia, come fa col Figlio, donandoci quella fortezza necessaria per la lotta contro il male innescato dal demonio. Vergine Madre – ha concluso l’Arcivescovo – ascolta le nostre suppliche, non essere insensibile al grido dei credenti, non cessare mai di donarci costantemente tuo figlio Gesù».
Dopo la benedizione l’Arcivescovo e i fedeli hanno recitato, come chiesto da Papa Francesco, la preghiera a S. Michele Arcangelo composta da Leone XIII: “S. Michele Arcangelo, difendici nella lotta, sii nostro presidio contro le malvagità e le insidie del demonio. Capo supremo delle milizie celesti, fa’ sprofondare nell’inferno, con la forza di Dio, Satana e gli altri spiriti maligni che vagano per il mondo per lo perdizione delle anime. Amen”.