(ASI) TODI – Grande commozione e partecipazione al convegno su "L'importanza della famiglia nella micro impresa", organizzato anche per ricordare Roberto Prosperi, noto imprenditore di Todi scomparso lo scorso settembre, nei valori a lui più cari. È stato promosso dal Comune di Todi, dalla Camera di Commercio di Todi, dalla Fiva (Federazione italiana venditori ambulanti) Confcommercio Umbria e da Fiev (Fiere ed Eventi).
L'iniziativa, moderata dal direttore del giornale dell'Umbria Giuseppe Castellini, si è tenuta sabato 14 marzo presso la sala del Consiglio Comunale situata in piazza del Popolo a Todi. Sono intervenuti: Andrea Caprini, assessore del Comune di Todi; Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia; Aldo Amoni, presidente regionale Confcommercio; Massimiliano Baccari, presidente di Fiva Confcommercio Umbria; lo psicologo Roberto Petasecca Donati; Gianluca Prosperi, zio di Roberto.
Il convegno è stato aperto dall'assessore Andrea Caprini che ha portato i saluti dell'amministrazione. Subito dopo Massimiliano Baccari ha ricordato l'amico Roberto Prosperi sottolineando che i temi dell'iniziativa, la famiglia ed il lavoro, erano quelli a lui più cari. «Nelle strade - ha sottolineato il presidente di Fiva Confcommercio Umbria - la ripresa economica non si vede. Questo convegno deve servire per spalancare la finestra e vedere se c'è qualche prospettiva. Di fronte a questa situazione è necessario che si trovino delle misure, non posso immaginare che non ci siano. Il tema della crisi è così forte che sta distruggendo imprese e famiglie. Su questo argomento - ha concluso - dobbiamo essere più forti e fare sistema per sentirci meno soli».
Il direttore Giuseppe Castellini ha dato vita ad un primo giro di interventi ricordando che le Pmi (piccole medie imprese) rappresentano il 95% del tessuto produttivo italiano e ha chiesto ai presenti se secondo loro la famiglia è un limite od un valore aggiunto per le aziende, soprattutto per quelle umbre. Domande a cui hanno risposto tutti dopo aver ricordato con affetto la figura di Roberto.
«La nostra regione - ha risposto Giorgio Mencaroni - è la prima d'Italia che vede gli ultra 70enni ai vertici delle imprese. Il Roe (indice utilizzato per indicare la redditività del capitale proprio, ndr) degli anni 2007/2010 della micro impresa è pari al 4-7% del capitale investito. Qui da noi la grande impresa non è nata dalla grande famiglia od imprenditore ma da piccole realtà». Mencaroni ha poi fatto l'esempio di Umbra Cuscinetti, azienda umbra di Valter Baldaccini e Reno Ortolani, poi venduta in quanto i proprietari non erano in grado di sostenerla economicamente. «Serve - ha ribadito il presidente della Camera di Commercio di Perugia - un'azione di sostegno al credito a favore delle attività di tutti i tipi. Fino a qualche anno fa il Dap (documento annuale di programmazione, ndr) non considerava l'impresa commerciale perché vista come improduttiva e di intermediazione. Oggi la situazione è cambiata. È stata recepita l'importanza del terziario. Molte aziende hanno anche decentrato le loro produzioni proprio per raggiungere logisticamente meglio le destinazioni».
Aldo Amoni, presidente regionale Confcommercio, su indicazione del direttore Castellini che ha parlato di aumenti dei depositi bancari e postali pari al 14% del Pil nazionale (anni dal 2009 al 2014), ha sottolineato il problema dell'accesso al credito. «Sento parlare di aiutare le Pmi - ha detto Amoni - ma nessuno ha fatto qualche cosa. Per noi la micro impresa è una realtà importante, che copre circa il 90% delle aziende. È l'unica che ha retto meglio la crisi perché i familiari rinunciano al proprio stipendio. Le banche dicono che danno accesso al credito solo a chi lo merita, ma quale criterio usano? È importante aiutare le micro imprese».
Lo psicologo Roberto Petasecca Donati, invece, ha detto che è importante per l'impreditore riuscire a gestire eventi negativi come il "fallimento" perché «va previsto ed è naturale». Di fondamentale importanza è trovare il giusto equilibrio tra «audacia e prudenza» perché la famiglia tende a conservare ma per sopravvivere serve anche l'innovazione.
In un secondo giro di interventi Giorgio Mencaroni ha sottolineato come l'intervento di Renzi che ha previsto gli 80 euro ai lavoratori sia poco efficace. «Era meglio - ha detto - investire nei giovani dandogli 500 euro ed insegnandogli un lavoro». Secondo Mencaroni, infatti, gli 80 euro non vengono spesi, se non per necessità, e poco modificano la situazione attuale che «vede il settore pubblico mangiare tutto quello che viene risparmiato». Il presidente della Camera di Commercio di Perugia ha poi ricordato il tema delle "smart cities", auspicandosi che rimanga nelle mani del privato. Concetto ripreso anche da Aldo Amoni che ha ribadito che è uno strumento per cercare di far fronte a tutte queste difficoltà. «Sta ad indicare - ha dichiarato - che è il momento di metterci insieme per far diventare i centri storici dei centri commerciali naturali. Bisogna aggregarsi».
Gianluca Prosperi, zio di Roberto, parlato di dare vita ad una fondazione in ricordo del nipote. Hanno preso la parola anche alcune persone presenti che hanno voluto ricordare l'imprenditore tuderte scomparso. Il convegno è stato chiuso da Massimiliano Baccari che, riportando come esempio un gesto abituale che la figlia piccola usa per fargli capire cosa vuole, ha detto che «gli imprenditori e i commercianti dell'Umbria vanno presi per mano, aiutati e guidati concretamente». Dopo il dibattito è seguita una cena presso il ristorante "Villa Luisa" il cui ricavato servirà per la costituzione di una fondazione intitolata a Roberto Prosperi.
Il giorno dopo il convegno, domenica 15 marzo, si è tenuta la seconda edizione di "Todi in fiera", la mostra mercato, organizzata da Fiev (Fiere ed Eventi) in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Todi, che si è snodata nel centro storico della città. Erano presenti circa 200 bancarelle di prodotti tipici, articoli per la casa e per la persona, bricolage, fiori e piante, bigiotteria, hobbisti ed artigiani.