Guido Bonarelli(UMWEB) Gubbio. E’ stato presentato lunedì mattina in conferenza stampa il programma dell’omaggio della città di Gubbio alla figura del geologo, umanista, esploratore e scienziato GUIDO BONARELLI, che si terrà sabato 9 marzo a partire dalle ore 15 presso Porta Metauro o Porta S. Croce con l’intitolazione ufficiale di via Bonarelli, già via del Fosso, e proseguirà alle ore 16 nel Teatro Comunale ‘Luca Ronconi’ con un convegno per illustrare una figura di prestigio internazionale. Erano presenti il sindaco Filippo Mario Stirati, l’assessore Gabriele Damiani, e i promotori dell’iniziativa Gabriele Morelli, Marco Menichetti, Corrado Cencetti che insieme alla famiglia Bonarelli hanno seguito le fasi organizzative dell’evento.

« Uomini come Guido Bonarelli, protagonista della ricerca italiana del secolo scorso – ha sottolineato il sindaco Stirati – sono riferimenti fondamentali per la nostra città, sia per la portata mondiale della sua figura sia come stimolo culturale per le nuove generazioni, per l’impronta umanistica e la ricchezza di stimoli in vari campi. Abbiamo portato a compimento una promessa che risale a molti anni fa, ma mai concretizzata, di intitolare una via, proprio perché Bonarelli, uno dei più grandi geologi italiani la cui fama nel mondo è ancora molto vivida, mosse i primi passi di giovane scienziato proprio sulle nostre montagne e in particolare sulla Gola del Bottaccione. E’ un ulteriore tassello nel progetto di valorizzazione di un luogo di grande valenza ambientale, storica, paesaggistica quale la Gola del Bottaccione, come sistema culturale e scientifico che collega la teoria di Alvarez sulla scomparsa dei dinosauri al Laboratorio Geologico di San Benedetto, al percorso del condotto medievale, al sovrastante Monastero di S. Ambrogio. Si consolida l’immagine di Gubbio, ‘piccola capitale della cultura’ e città inclusiva, capace di valorizzare contributi e apporti che ne accrescano lo spessore e l’immagine in vari campi ». In qualità di assessore alla toponomastica, l’assessore Damiani ha ricordato come la commissione istituita nel 2016 abbia lavorato, approfondendo tutti gli aspetti: « L’intitolazione di una via è sempre un’operazione delicata che richiede riflessione, anche se in questo caso lo spessore internazionale della figura di Bonarelli non ha richiesto alcun approfondimento. Ringraziamo tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato, e in particolare oltre agli uffici comunali, lo scultore Giuseppe Allegrucci che ha realizzato la lapide di intitolazione di via Guido Bonarelli ». Morelli ha ricordato come quella eugubina sia la terza via in Italia intitolata a questo gigante della geologia: « Anche ENI gli ha intitolato l’ingresso della sede a Milano, a sottolinearne il ruolo svolto nella società petrolifera. Era dunque doveroso che Gubbio gli rendesse omaggio, considerando tra l’altro che la sua prima opera scientifica ‘Il Territorio di Gubbio’ resta ancora oggi una pietra miliare della geologia dell'Appennino Umbro Marchigiano. Proprio qui, Bonarelli fece la scoperta di un livello geologico che è stato da allora nominato ‘Livello Bonarelli’. Qualsiasi studioso in ogni parte del mondo che intraprenda la geologia non può non imbattersi in Guido Bonarelli. La famiglia possiede un corpus importante di libri e documenti che sarebbe interessante poter mettere a disposizione della comunità scientifica ». Menichetti e Cencetti hanno ringraziato l’amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata e per aver dato giusta valorizzazione alla cultura geologica, anche con la Mostra sui Dinosauri e il progetto ‘Gola del Bottaccione’. Mente eclettica, appassionato a campi diversi del sapere, Bonarelli ha rappresentato un intellettuale poliedrico, non solo una delle figure più significative della geologia, in specie petrolifera, della paleontologia e dell'antropologia, ma anche capace di produrre originali contributi alla ricerca storica, affrontata sempre con rigoroso metodo scientifico. Nato in ad Ancona il 25 luglio 1871, Bonarelli nel 1883 si trasferisce a Gubbio, città che diverrà il centro dei suoi interessi e dei suoi affetti, fino a determinarne la vocazione scientifica e professionale. Durante il convegno verranno ricordati anche i numerosi viaggi di lavoro e studio all’estero, dall’Argentina ai Balcani, al Borneo, all’Asia Minore, dall’Egitto all’Africa Orientale. Di Bonarelli si contano, in varie lingue, oltre duecento tra scritti editi e inediti di geologia e paleontologia, in gran parte sull'Appennino centrale, sulle regioni italiane in genere e sull'Argentina, nonché di antropologia, storia, glottologia, e altrettante relazioni geologiche redatte per i diversi enti con i quali collaborò. Interverranno al convegno Guido Bonarelli jr. (Archivio scientifico Guido Bonarelli) sul tema ‘Una passione per la vita, una vita per la scienza’, Walter Alvarez (University of California, Berkeley) - con un contributo video registrato - ‘La scoperta geologica della gola del Bottaccione’, Corrado Cencetti (Università di Perugia) ‘Bonarelli e la geologia di Gubbio’, Rodolfo Coccioni (Università di Urbino) ‘Il significato geologico del Livello Bonarelli’, Simonetta Cirilli (Università di Perugia) ‘Cambiamenti climatici, estinzioni di massa ed eventi anossici’, Marco Menichetti (Univeristà di Urbino) ‘Le esplorazioni geologiche in Borneo e in Argentina’, Livio Burbi (Associazione Pionieri e Veterani Eni) ‘La ricerca petrolifera in Italia’.


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