Lo ha detto il cardinale Turkson durante la celebrazione eucaristica al Santuario della Spogliazione di Assisi
(UMWEB) ASSISI – “Oggi, riuscire a spogliarsi dalle logiche egemoniche, dalla bramosia del possedere, dalla profonda indifferenza, atteggiamenti purtroppo culturalmente condivisi e pertanto dominanti, sarebbe più che mai urgente”. Lo ha detto il cardinale Peter Turkson, prefetto del dicastero per il servizio allo sviluppo umano integrale nell’omelia della celebrazione eucaristica da lui presieduta, domenica 19 maggio, al Santuario della Spogliazione di Assisi. Il cardinale ha ricordato poi il monito lanciato dal Santo Padre nella sua lettera in occasione dell’erezione del Santuario: “Il gran numero di poveri nel mondo – ha letto - ci testimoniano ancora la scandalosa ‘realtà di un mondo segnato dal considerevole divario tra lo sterminato numero di indigenti, spesso privi dello stretto necessario, e la minuscola porzione di possidenti, i quali detengono la massima parte della ricchezza e, in modo incontrastato, pretendono di determinare i destini dell’umanità’”. Dopo aver ricordato il “gesto profetico” della spogliazione di Francesco il cardinale Turkson ha auspicato che “questa eucarestia possa donarci la forza per accogliere il comandamento dell’amore, del servizio vicendevole e come Francesco d’Assisi, spogliatosi di tutto ciò che era d’ostacolo, adoperarci all’edificazione di un mondo migliore, dove l’uomo e la natura possano ritrovare una profonda simbiosi, nello sviluppo di tutto l’uomo e di ogni uomo”. La celebrazione, a cui ha preso parte anche il sindaco di Assisi Stefania Proietti, è stata animata dal coro Cantori di Assisi, diretto dal maestro Gabriella Rossi. Prima della celebrazione il cardinale, accompagnato dal vescovo della diocesi monsignor Domenico Sorrentino, ha visitato il luogo della spogliazione di San Francesco e il “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” allestito da un anno all’interno del palazzo vescovile.