(UNWEB) Perugia. "La Polizia di Stato ha rintracciato un 36enne perugino, già gravato da precedenti per i reati di stalking e lesioni personali, ed ha eseguito nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione e ai luoghi abitualmente frequentati dalla sua ex, con l’ulteriore divieto di mettersi in comunicazione in qualsiasi forma con lei.
La misura è stata eseguita dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura perugina per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate consumati ai danni di una donna con cui il 36enne aveva avuto una storia di appena un mese, ma che aveva fatto oggetto di violenze fisiche e psicologiche sia nel corso che al termine della convivenza, cessata lo scorso mese di luglio.
Stando a quanto accertato dai poliziotti, la cui attività è stata costantemente coordinata dalla Procura della Repubblica di Perugia, l’uomo si era dimostrato patologicamente geloso e possessivo sin dall’inizio della breve convivenza, controllando in continuazione gli accessi ai social network della compagna e pretendendo che lei gli inoltrasse puntualmente col telefono cellulare i dati relativi alla sua posizione e le foto delle persone che si trovavano con lei.
Il 36enne aveva l’incubo di poter essere tradito, il che lo spingeva ad insultare, a minacciare di morte e a picchiare con i pretesti più futili la donna.
Per questo, a luglio, la relazione era cessata, ma questo non aveva migliorato la situazione.
Infatti, in occasione di incontri che l’uomo chiedeva insistentemente e che la ex alla fine gli concedeva, egli dava nuovamente sfogo alla sua folle gelosia.
In particolare, circa dieci giorni fa, convinto che la malcapitata avesse una nuova relazione, la minacciava testualmente di non prenderlo in giro, altrimenti con la scusa di un pic-nic l’avrebbe portata su un monte e sciolta nell’acido.
Non contento, il giorno dopo, mentre si trovavano insieme in auto, il 36enne aveva improvvisamente chiuso le sicure e accostato, le aveva scagliato contro il cellulare, l’aveva afferrata per il collo e sbattuta contro il finestrino minacciandola di morte.
Ed è a questo punto che la donna ha compreso di dover immediatamente fare denuncia alla Polizia.
Ne è conseguita una snella indagine della Squadra Mobile di Perugia, sviluppata e conclusa con la celerità prescritta dal cosiddetto “Codice Rosso”, all’esito della quale il GIP presso il Tribunale di Perugia ha emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione e agli altri luoghi abitualmente frequentati dalla donna, con l’ulteriore divieto di mettersi in comunicazione in qualsiasi modo con lei.
Il provvedimento in questione è stato immediatamente eseguito dagli agenti della Squadra Mobile." Così in una nota la Questura di Perugia.