Sindaco Cristian Betti, crediamo in un progetto sportivo che sposa il progresso del territorio. Non potevamo non aiutare Jenny Narcisi a realizzare il suo sogno
(ASI) Corciano. "Sulla base di buone idee, istituzioni, privati e associazioni sanno fare corpo. 'In bici per la vita' è una buona idea, lo sport sposa il progresso del territorio. Corciano è terra di opportunità ed essendo un'Amministrazione capace di entusiasmo e passione, abbiamo accolto il sogno di Jenny, aiutandola per realizzarlo".
Così Cristian Betti, Sindaco di Corciano, durante la presentazione del progetto "In Bici per la Vita", ideato dalla 27enne Jenny Narcisi, laureata in Scienze Motorie e ciclista paralimpica, seguito dall'Associazione BiciCuoreDiabete Onlus e supportato, tra gli altri da Coni, CIP, Università, mondo dell'imprenditoria. "Dalla Conad Pac2000, per noi strategica – ha detto Betti - all'Euronics del Quasar Village presso cui Jenny lavora, fino al nostro Hub Corciano, che l'ha supportata tecnicamente nella ricerca di finanziamenti per il suo brevetto". In linea con la filosofia dell'Associazione, che ha la sua anima nello splendido ciclista in carrozzina Luca Panichi, anche Jenny vuole diventare testimonial sociale di speranza per quanti nella vita non sono stati 'fortunati' - nell'accezione che comunemente e parzialmente si dà a questo termine. Affetta da macrosomia, patologia che evidenzia una differenza di volume tra gli arti inferiori, non si è mai arresa. Superati timori e ritrosie dell'adolescenza, ha capito che "questa gamba faceva parte di me e non potevo lasciarla a casa". Dopo avere scoperto il ciclismo, passando per il nuoto, sogna ora la Nazionale Paralimpica, si allena, corre e porta a termine le gare – ed è questa la vittoria. Esperienze da perseguire e comunicare a bambini, ragazzi ed adulti, anche mediante eventi ad hoc. In itinere, inoltre, l'ottenimento del brevetto di un dispositivo che possa equilibrare la pedalata. Di questo si è parlato alla Biblioteca "Gianni Rodari" di San Mariano, luogo simbolo e fiore all'occhiello per il Comune, insieme ad altri 'amici' di Jenny. Il presidente del CIP Umbria, Francesco Emanuele (accompagnato dal vice Paolo Taddei – ndr) ha confermato l'appoggio dell'organismo anche a livello nazionale per "sostenere ed esportare la simpatia, la volontà, la grinta, l'educazione di questa ragazza che ha vissuto su di sé la grande verità che lo sport recupera". Per Mario Valentini, allenatore della nazionale handbike "il mondo paralimpico mi ha insegnato a non lamentarmi, a 'sorridere'. Questi atleti sanno lottare e nei loro ultimi 5' prima del traguardo ci sono ulteriori 5' per migliorarsi. Jenny ha questa energia e nonostante le vicissitudini sa ripartire. E' un bell'esempio". Tra gli ospiti anche Carlo Roscini, presidente del Comitato Regionale Umbria Ciclismo, Annalisa Vescovo, rappresentante del Coni, il medico di Jenny, Sauro Piastrelli, la docente Antonella Piccotti. Presente Luca Panichi, che ha annunciato la sua prossima impresa nella penultima tappa del Giro d'Italia il 30 maggio prossimo al Colle delle Finestre con arrivo al Sestriere, 36 km con partenza alle 6,00 del mattino. "Siamo atleti come gli altri, ma prima di tutto siamo persone che affrontano e convivono con i propri limiti – ha detto - stringere i denti da senso e valore allo sport. Le imprese sportive non andrebbero commentate sulla base dei risultati, ma come un'esperienza in prospettiva. Mettere questo processo in rete, fin dalle scuole, è didattico". E' l'humus di 'In bici per la vita" by Jenny Narcisi, lei che è risalita in bici benché un incidente, nello scorso periodo pasquale, ne ha frenato la corsa. "Montare in sella è una rivincita personale, è ripartire per la mia vita – ha concluso - Lo sport aiuta a capire i veri valori. Credo nella forza creatrice della volontà, la tenacia e l'impegno ripagano sempre".