Mostra visitabile fino al 27 giugno nella ‘Sala XX Secolo’ del Centro Culturale ‘La Commenda’ di San Mariano

viaggineltempo(ASI) C’è chi si commuove ed è già tornato più volte al Centro La Commenda di San Mariano, attiguo alla Biblioteca 'Gianni Rodari", dove fino al 27 giugno è visitabile la mostra "Viaggio nel Tempo – Corciano nel XX Secolo raccontato dagli scatti dei cittadini". Allestita nella Sala denominata “XX Secolo”, a sottolineare lo spirito corale dell’iniziativa, è stata inaugurata sabato scorso, alla presenza del Sindaco, Cristian Betti, dell’assessore alle attività culturali Lorenzo Pierotti, ideatore e motore del progetto, e dei Sindaci di quel XX secolo del quale si sono voluti ripercorrere i tratti.

“Ringrazio quanti hanno contributo – ha sottolineato Pierotti – cittadini, uffici comunali, amministratori. E’ un percorso alimentato dal territorio ed attuato ‘in casa’, dall’importante risvolto sociale, perché i proventi del Catalogo Fotografico a corredo,, che mi auguro non manchi in nessuna delle librerie dei corcianesi, in vendita a 20 euro, andranno a rimpinguare al 50% rispettivamente il Fondo di Solidarietà ed il Bookcrossing, voluto per stimolare alla lettura ed allo scambio". Sulla possibilità di captare, attraverso le immagini e le note dei suoi predecessori, i passaggi grazie ai quali Corciano è considerato un riferimento in Umbria e non solo, è intervenuto il Sindaco Betti, che ha ribadito l’opportunità con il binomio mostra-catalogo di “ricostruire, conservare e tramandare la memoria collettiva, stimolando uno spirito fortemente identitario”. Particolarmente sentiti e seguiti gli interventi dei Sindaci del passato, volti ad illuminare passaggi salienti dell’evoluzione di Corciano. Così Luciano Barbarella, che seguì l’insediamento delle prime fabbriche, facendosi carico, tra l’altro, del piano di trasformazione della scuola e, a livello infrastrutturale, delle trattative con il Governo Nazionale affinché la E/45, nel tratto che attraversava il Comune, fosse costruita su piloni, così da non dividerlo irrimediabilmente. “Guai a sbeffeggiare la politica – la sua conclusione – se Corciano oggi è così è perché si è fatta ‘buona’ politica e mi auguro che siano questi i messaggi da continuare a perseguire”. Della capacità di superare le prime avvisaglie della crisi degli Anni Ottanta nel settore della moda e contenerne gli effetti con impegno ed intelligenza ha parlato Alessandro Truffarelli, mentre Palmiro Bruscia si è fatto prendere dall’impatto emozionale dell’immagine che apre il percorso dei 40 scatti ospitati nella Mostra e degli oltre 100 contenuti nel libro. “In quei contadini con il rastrello di legno – ha evidenziato – ho rivisto le origini della mia e di tante famiglie del posto, ed ho riflettuto quanto la nostra modernità si porti dietro una bella fetta di Medioevo”. A legare lo spirito del passato ed il cambio di secolo, ci ha pensato la senatrice Nadia Ginetti, eletta nel 2004 e riconfermata nel 2009. “All’avvio del XXI Secolo, quello sviluppo insito nel Comune che avevo ereditato, cambia natura. Si comincia a guardare di più alla qualità, ma sempre con l’occhio ad un sistema valoriale che non si è mai perso. Se in precedenza la crescita demografica delle frazioni era andata di pari passo con gli insediamenti produttivi, ora si guarda ai luoghi simbolo, penso ai nostri 8 Castelli recuperati e tornati ad esprimere l’identità, al pari delle tante Associazioni per le quali si è voluta una ‘casa’. Abbiamo cercato la continuità nella trasformazione – ha aggiunto anticipando il taglio del nastro – per amplificare il concetto di patrimonio di tutti. Ed a Corciano tutti si sentono un po’ amministratori, un sentimento che auspico possa contaminare altre parti del Paese”.

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