(ASI) Perugia. Prosegue l’impegno ultratrentennale della Chiesa diocesana di Perugia-Città della Pieve a sostegno della popolazione della Diocesi di Zomba, l’antica capitale del Malawi, uno dei Paesi più poveri del continente africano, affidato all’Associazione di volontariato Onlus “Amici del Malawi” attraverso la stipula di un primo accordo di natura “morale” (1991), al quale ha fatto seguito un accordo di “collaborazione-cooperazione” tra le due Diocesi (2003).
Quest’ultimo nell’ambito dello sviluppo di realtà educativo-scolastiche, di avviamento professionale agricolo e artigianale e di strutture socio-sanitarie, riuscendo a coinvolgere nell’ultimo decennio alcune delle principali Istituzioni civili, culturali e realtà produttive dell’Umbria nel sostenere la realizzazione di validi progetti. Tra questi l’Ospedale denominato “Solomeo Rural Hospital” in Pirimiti, nel distretto di Zomba.
Per il prosieguo delle attività di questa struttura ospedaliera è stato siglato un nuovo Protocollo d’intesa, in data 25 giugno 2015, con durata triennale e prorogabile, da parte della Regione Umbria, dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, dell’Associazione di volontariato Onlus “Amici del Malawi”, della Diocesi di Zomba (Malawi), dell’Azienda Speciale Farmacie del Comune di Perugia (Afas) e della Federfarma Umbria. Con questo documento si rinnova la collaborazione avviata dalle suddette Istituzioni, che ha portato all’inaugurazione, nell’aprile 2011, del “Solomeo Rural Hospital” realizzato a seguito di un precedente Protocollo d’intesa (luglio 2008) sottoscritto tra il Gruppo Cucinelli, l’Archidiocesi di Perugia, la Regione Umbria e gli “Amici del Malawi”. Oltre al prosieguo della collaborazione, il documento definisce ulteriori impegni che consentono a questa struttura ospedaliera di raggiungere «livelli di “eccellenza”, sia pure riferiti nel contesto malawiano in cui opera».
Nel merito, questo Protocollo prevede: la realizzazione di un’attività di formazione destinata al personale dipendente dell’Ospedale; il completamento dell’Ospedale medesimo; l’attività di manutenzione delle strutture ospedaliere; lo sviluppo del Centro Farmacologico Ospedaliero contribuendo all’approvvigionamento dei farmaci e relativo stoccaggio e formazione farmacisti locali. Per raggiungere questi obiettivi occorre dotare la struttura ospedaliera delle attrezzature sanitarie ritenute necessarie e predisporre gli opportuni accordi per una sinergia da attuare con l’Ospedale generale di Zomba, uno dei quattro principali del Malawi. Inoltre, è necessario attivare una maggiore collaborazione con le autorità sanitarie locali e la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi del Malawi, per dare avvio ad una attività di formazione rivolta a tutto il personale sanitario dipendente del “Solomeo Rural Hospital”.
Il Protocollo d’intesa prevede anche l’aggiornamento della composizione del “Comitato per la supervisione delle attività connesse al Progetto dell’Ospedale” e la verifica del conseguimento degli obiettivi prefissati, composto da membri, che parteciperanno a titolo gratuito ai lavori del medesimo “Comitato”, in rappresentanza della Regione Umbria, dell’Archidiocesi di Perugia, della Fondazione Cucinelli e dell’Associazione “Amici del Malawi”. Il “Comitato” ha il compito di valutare ed approvare i piani particolareggiati e di controllare le rendicontazioni economiche, nonché di formulare alla Diocesi di Zomba proposte per facilitare l’attività formativa professionale o assistenziale.
Cosa prevede il Protocollo d’intesa a favore del “Solomeo Rural Hospital”?
La Fondazione Cucinelli si farà carico degli oneri economici per la realizzazione delle infrastrutture mancanti e delle opere di manutenzione degli attuali edifici oltre del costo per garantire in loco un direttore sanitario, per una spesa complessiva annua che non potrà superare i 160mila euro. L’Associazione “Amici del Malawi” si impegna a presentare al “Comitato di controllo” puntuale rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione delle varie opere. La Regione Umbria si farà carico di collaborare per l’attività di formazione professionale richiesta dalla Diocesi di Zomba, in cooperazione con la Facoltà di Medicina dell’Università del Malawi, gli Ospedali di Zomba e di Pirimiti e le autorità sanitarie malawiane, oltre a fornire un contributo economico di 20mila euro annui per la durata del Protocollo, finalizzato all’acquisto di farmaci ed erogazione prestazioni sanitarie. L’Archidiocesi di Perugia si farà garante, tramite l’Associazione “Amici del Malawi”, del coordinamento dei volontari alla Diocesi di Zomba. Quest’ultima, proprietaria della struttura ospedaliera, provvederà ad inviare al “Comitato” i piani particolareggiati per ognuno dei singoli punti trattati dal Protocollo indicandone le relative priorità, la documentazione e relativa rendicontazione delle spese sostenute, nonché una relazione periodica sulle attività del “Solomeo Rural Hospital”. L’Afas, in sinergia con l’Associazione “Amici del Malawi”, si farà carico di mettere a disposizione un farmacista volontario che possa occuparsi di coordinamento, formazione e comunicazione per l’attività relativa al Centro Farmacologico del “Solomeo Rural Hospital”. La Federfarma Umbria si farà carico delle spese di viaggio e trasferta per un volontario farmacista che opererà nell’ambito dell’Ospedale di Zomba sia come preparatore che come formatore.
Firmato il Protocollo d’intesa pro attività del “Solomeo Rural Hospital” in Malawi dai rappresentanti delle Istituzioni coinvolte nel prosieguo del progetto
Hanno siglato il Protocollo d’intesa a sostegno delle attività del “Solomeo Rural Hospital” in Malawi, nel pomeriggio del 25 giugno, presso la Curia arcivescovile di Perugia, la presidente della Regione Catiuscia Marini, il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti (anche in rappresentanza della Diocesi di Zomba), Federica Cucinelli dell’omonima Fondazione, il presidente degli “Amici del Malawi” mons. Saulo Scarabattoli, e i presidenti dell’Afas e della Federfarma Virgilio Puletti e Augusto Luciani.
Dopo la firma è intervenuto il cardinale Bassetti, che ha sottolineato quanto sia «molto importante quest’opera sanitaria. E’ un impegno che noi abbiamo nei confronti del Malawi, in particolare della Diocesi di Zomba. Il nostro aiuto non è una beneficenza, ma di promozione umana. E’ un modo di agire esemplare, perché la beneficenza non risolve mai radicalmente i problemi. Noi non siamo riusciti al cento per cento, ma in quello che abbiamo fatto e stiamo facendo vogliamo sempre porre dei semi che possano svilupparsi. Le opere che abbiamo realizzato in Malawi sono volte alla promozione della persona, soprattutto dei giovani che vanno aiutati nel realizzarsi attraverso il lavoro». Il cardinale ha poi detto: «Dobbiamo essere grati alla Provvidenza, perché con il sostegno-incoraggiamento di realtà imprenditoriali private, come la Fondazione Cucinelli, e di Istituzioni civili, in particolare la Regione Umbria, si è potuto agire in sinergia nella costruzione di questo Ospedale inaugurato quattro anni fa e che oggi, attraverso questo Protocollo d’intesa, possiamo proseguire l’opera affrontando un futuro che è abbastanza incerto da noi, figuriamoci per il continente africano».
Per la presidente della Regione si tratta della «prosecuzione di un protocollo importante di collaborazione e cooperazione di carattere solidaristico ed umanitario, che ha come protagonista l’Archidiocesi di Perugia. La Regione Umbria ha collaborato sin dal primo anno nell’applicare la legge regionale 18/2004 inerente agli “interventi di assistenza sanitaria in favore di Paesi extracomunitari in gravi difficoltà assistenziali sanitarie”, attingendo da essa le risorse finanziarie, ma soprattutto collaboriamo anche con la Direzione Salute dell’Assessorato regionale alla Sanità e con il personale delle Aziende sanitarie che si mette a disposizione di eventuali iniziative di volontariato nell’ambito anche delle prestazioni del Servizio sanitario regionale. Queste sono le principali modalità con le quali collaboriamo e lo facciamo interpretando lo spirito del progetto che coinvolge in modo particolare la Fondazione Cucinelli, che ringrazio, oltre all’Archidiocesi di Perugia e gli altri soggetti che nella loro funzione (farmacie pubbliche e private) fanno da supporto al progetto stesso. Nell’ambito della cooperazione uno dei nostri obiettivi è quello di supportare l’attività di formazione professionale avvalendoci della Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Perugia, che, insieme alla Regione, si mette a disposizione, quando richiesto, per eventuali collaborazioni sul personale che in Malawi si occupa direttamente dell’assistenza e cura delle persone».
La presidente Marini ha poi parlato di «giornata particolare, simbolica per l’umbria sul tema dell’immigrazione», quando «questa mattina – ha ricordato – il presidente del Consiglio dei ministri ha convocato i presidenti delle Regioni sul tema dei migranti e della gestione umanitaria del loro flusso. E il progetto di cooperazione-sostegno all’attività del “Solomeo Rural Hospital” in Malawi è un tipico esempio per sottolineare come le nostre azioni debbano essere anche mirate su Paesi come il Malawi o altri simili dell’Africa, che poi sono alla base dei fenomeni migratori. Teniamo anche aperto questo canale della solidarietà e sul versante istituzionale quello della vera e propria cooperazione, che è importante per affrontare un quotidiano che ci interessa nella vita delle istituzioni sul territorio».
Apprezzamento per questo impegno a favore delle popolazioni soggette più di altre a migrare, è stato espresso da Federica Cucinelli nell’esprimere il suo giudizio positivo sull’opera svolta in Malawi, ad iniziare dal “Solomeo Rural Hospital”. «E’ importantissimo aiutare questa gente nella loro terra – ha commentato –, insegnandogli i mestieri e portando loro tutto ciò che è necessario per lo sviluppo in campo scolastico, professionale e sanitario».
Anche mons. Saulo Scarabattoli è convinto che le persone in difficoltà vanno aiutate a casa loro ed è quello che da anni fanno gli “Amici del Malawi” nel ricevere solidarietà ed aiuti economici per contribuire a costruire un futuro dignitoso ai malawiani. «Con una mano riceviamo – ha commentato mons. Scarabattoli – e con l’altra doniamo. E la cosa bella è che questo passaggio si fa con il cuore, che per noi cristiani è un segno della fraternità universale».