Spoleto 88(UNWEB) Spoleto. “Gli agenti del Commissariato di Polizia di Spoleto, a seguito di una chiamata pervenuta presso la Sala Operativa, sono intervenuti in un'abitazione dove era stata segnalata una violenta lite fra un uomo e il nipote.

Giunti sul posto, gli agenti delle Volanti hanno preso contatti con il richiedente che, con evidenti segni di colluttazione al viso, ha riferito di essere uscito dall'abitazione per fuggire alla furia del nipote. Nonostante la presenza degli agenti, il giovane è uscito dall'abitazione e ha iniziato a inveire contro lo zio e a minacciarlo.
Gli agenti, vista la situazione di tensione e lo stato di alterazione dovuto all'abuso di alcol, hanno invitato il ragazzo a tenere una condotta meno aggressiva.
Dopo averlo riportato alla calma, gli operatori hanno sentito la zia la quale ha riferito che il nipote era rincasato subito dopo pranzo e vedendosi rimproverato dalla nonna per il suo stato di alterazione, aveva iniziato a insultarla ad alta voce, al punto che il padre del ragazzo era intervenuto in difesa dell'anziana signora. Ma il giovane, in preda ad uno scatto d'ira, ha aggredito verbalmente anche il padre.
È stata la paura di uno scontro violento tra i due che ha indotto la zia del giovane a chiedere l'aiuto del marito. L'arrivo di quest'ultimo però ha fatto andare su tutte le furie il nipote che, adducendo delle situazioni scorrette pregresse, si è scagliato violentemente contro lo zio percuotendolo. Nel tentativo di arrestare la furia del figlio, il padre del giovane è stato colpito da un malore e accompagnato in ospedale per degli accertamenti.
Dopo aver rasserenato gli animi, gli agenti hanno spiegato al ragazzo le possibili conseguenze penali della propria condotta. Gli operatori hanno inserito nell'applicativo interforze SCUDO, le informazioni dell'intervento. Il software di supporto alla gestione delle attività di "pronto intervento" è di fondamentale importanza nell'ambito della prevenzione e del contrasto dei fenomeni connessi alle violenze domestiche o di genere. L'applicativo, destinato agli operatori delle Forze dell'Ordine impegnati nei servizi di controllo del territorio, integra i sistemi operativi multimediali e informativi già in uso alle Forze di Polizia consentendo di evidenziare i precedenti interventi degli equipaggi nei confronti di vittime di lite, o violenza, anche nei casi in cui non sia stata proposta denuncia o querela. In particolare, attraverso la consultazione di SCUDO, gli operatori delle Forze di Polizia possono avere contezza di precedenti interventi sul medesimo obiettivo attraverso la consultazione di diverse chiavi di ricerca. Gli equipaggi chiamati ad intervenire possono utilizzare i tablet in dotazione, anche nelle fasi di primo intervento, per consultare e implementare le banche dati delle Forze di Polizia, valorizzando dettagli informativi che saranno disponibili per tutti gli operatori delle Forze dell'Ordine, per decisioni tempestive e sinergiche.”

Così, in una nota, la Questura di Perugia.


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