Villa del BoccaglioneDue visite guidate a Villa del Boccaglione

Prevista anche una degustazione dei prodotti tipici del territorio

BETTONA,   Villa del Boccaglione, situata a Passaggio di Bettona, apre le sue porte al pubblico. Sabato 19 e domenica 20 settembre sono in programma delle visite guidate, dalle ore 10 alle 14, dal tema "Il paesaggio e le vie del cibo" - Expo 2015. L'iniziativa, che rientra nelle giornate Europee del patrimonio, è promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Umbria, dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici dell'Umbria con il patrocinio del Comune di Bettona.

Si tratta di un evento unico, ad ingresso libero. Le giornate Europee del patrimonio, infatti, saranno festeggiate solo presso la villa del Boccaglione. La location, fa sapere la Soprintendenza umbra, è stata individuata nella residenza bettonese in quanto «si ritiene interessante documentare il legame sociale e produttivo della villa rurale con il proprio territorio, infatti, per secoli ha rappresentato uno dei centri più significativi per la produzione agricola (viticoltura, cereali, olivicoltura)». La parte enogastronomica della visita sarà curata dal "Caseificio Mazzatosta", dalla "Cantina di Bettona" e da "Decimi, olivicoltori per passione".

La villa del Boccaglione fu commissionata dalla famiglia della Penna, secondo alcuni studiosi, all'architetto Piermarini nel XVIII secolo. L'edificio, in stile neoclassico, è stato costruito sui resti di una preesistenze costruzione risalente al XVI secolo ed è situato nella pianura che si estende ai piedi del Colle di Bettona. Rappresenta uno dei più importanti esempi di villa di pianura di tutta l'Umbria. È formato da un corpo centrale a tre piani ricco di decorazioni interne ed esterne comprende anche diversi annessi quali la Chiesa, la Limonaia, la zona scuderie e le case coloniche di servizio. I giardini caratterizzano l'esterno della villa dove un lungo viale introduce nel cortile antistante il Palazzo sul cui retro si trova un parco a forma di ferro di cavallo che termina in un bosco con un piccolo teatro all’aperto. La struttura è stata acquisita dal MiBAC nel 1993 con il progetto di restauro al fine di creare, in applicazione della convenzione europea per il paesaggio, un centro studi internazionale.


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