(ASI) Perugia – Educare i giovani alla pace attraverso laboratori e progetti volti a sensibilizzare le giovani generazioni su questo argomento, così lontano ma in realtà così vicino. Oggi nella sede della Provincia di Perugia si è tenuta la presentazione del progetto: “Un’Alleanza territoriale per la pace”.
A presentare la proposta sono stati Roberto Bertini, Vice Presidente della Provincia di Perugia, p. Egidio Canil, Francescani del Sacro Convento di San Francesco d'Assisi e Flavio Lotti, Coordinatore del Programma. In platea 28 rappresentanti di scuole e istituzioni del territorio. Questa intensa giornata segna l’apertura del Programma di educazione alla cittadinanza democratica “Pace, fraternità e dialogo”, che ha come obiettivo quello di conoscere e condividere i progetti, proporre iniziative in ciascuna scuola e in ciascun territorio della regione e avviare la progettazione del Meeting Nazionale delle scuole di pace e della prossima Marcia per la pace PerugiAssisi. “Quello di oggi - ha detto Bertini - è un tavolo di lavoro importate con un programma ambizioso che vuole arrivare a sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura della pace. Il compito delle nuove Province sarà di sostegno e vicinanza ai comuni Umbria anche su tematiche importati come questa”. “La pace è un diritto e una responsabilità di tutti – ha spiegato Lotti - e noi che viviamo nella terra di San Francesco e di Aldo Capitini abbiamo una responsabilità speciale. Con questo spirito vogliamo rinnovare il nostro impegno per costruire e diffondere la cultura della pace e dei diritti umani, del dialogo e della fraternità nelle nostre comunità. Ogni comune, ogni scuola e ogni collettività deve essere sempre più un laboratorio della pace che vogliamo seminare, costruire e difendere. Per questo la Provincia di Perugia, insieme al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, ha deciso di promuovere la costruzione di un'alleanza territoriale per la promozione della cultura della pace che veda il protagonismo di tutti i comuni, le scuole e le organizzazioni disponibili”.