Il ruolo di Monsignor Nicolini durante la seconda guerra mondiale
Le lettere inedite di deportati nei lager che, grazie al vescovo, comunicavano con i familiari
(ASI) ASSISI - Toccanti, inedite che esprimono il senso di fiducia che la popolazione aveva nei confronti di monsignor Giuseppe Placido Nicolini.
Si tratta delle lettere scritte da deportati e internati della diocesi nei campi di lavoro in Germania che, attraverso il vescovo, comunicavano con i propri familiari. Questa corrispondenza conferma il ruolo fondamentale che Nicolini ebbe durante la seconda guerra mondiale dando ospitalità agli sfollati delle città bombardate che venivano in Assisi sperando nella provvidenza di San Francesco e nascondendo anche centinaia di ebrei.
Da questi scritti, di cui nessuno sapeva l'esistenza, si evince la personalità forte, caritatevole, protettrice di Nicolini che fu vescovo di Assisi dal 1928 al 1973. Tutta la sua vita, il suo lungo episcopato, comprese queste testimonianze, sono raccolte nel libro del professor Francesco Santucci dal titolo: "Da Trento ad Assisi: Giuseppe Placido Nicolini, vescovo della città serafica" che sarà presentato dal direttore del quotidiano Avvenire Marco Tarquinio venerdì 5 dicembre alle ore 16 nella sala della Conciliazione del palazzo comunale di Assisi. Oltre al vescovo della diocesi monsignor Domenico Sorrentino, al sindaco Claudio Ricci sarà presente Katia Pizzini, della diocesi di Trento che ha curato l'introduzione.