grandealberoProseguirà nel 2015 il "Fondo di Solidarietà" a favore delle famiglie in difficoltà, un segno per «portare luce nelle prove della vita»

(ASI) Perugia. Al "Villaggio della Carità" di Perugia, domenica 7 dicembre (ore 17.45), in contemporanea con l'accensione dell'Albero di Gubbio da parte di papa Francesco, 2.400 luci illumineranno un grande cedro del Libano. Ogni luce rappresenta una delle 2.400 famiglie in difficoltà, che sono state sostenute per un periodo dal "Fondo di Solidarietà" delle Chiese umbre attivo dal 2009.

La Luce, simbolo di fede, speranza e carità, è Cristo che con la sua venuta tra i poveri ha illuminato le tenebre del mondo. La Luce della Notte di Natale indica ai cristiani e a tutti gli uomini di buona volontà il cammino da compiere per la loro salvezza, ad iniziare dal realizzare opere di carità a favore dei più piccoli, emarginati, sofferenti..., i cui volti incarnano il volto di Cristo.

All'inizio del periodo d'Avvento i Vescovi delle otto Diocesi dell'Umbria hanno deciso di proseguire nel 2015 l'iniziativa del "Fondo di Solidarietà", promuovendo nella prossima Quaresima la "Sesta Raccolta" a sostegno dell'attività del "Fondo" stesso. Le precedenti "Raccolte" hanno fruttato 3.318.236,84 euro.

Le Parrocchie continuano a ricevere sempre più richieste di aiuti economici da parte di nuclei familiari messi a dura prova dalla difficile situazione occupazionale, che non risparmia diverse ed importanti realtà produttive della regione. Al riguardo, significative sono le parole dei Vescovi dell'Umbria: «Purtroppo non abbiamo le forze per trasformare e cambiare tutto il male che c'è nel mondo, in tutte le sue espressioni. Però sì, come cristiani, noi possiamo illuminare queste situazioni, possiamo essere, nel nostro piccolo, ciò che è stata la stella di Betlemme nell'oscurità del mondo. Abbiamo, dunque, deciso di prorogare il "Fondo di Solidarietà" e di indire una nuova colletta per sostenerlo, da tenersi nel prossimo tempo di Quaresima. È bello pensare alla comunità cristiana dell'Umbria come ad un gruppo di persone che, pur con tutti i suoi limiti, vuole essere come la cometa di Betlemme e prova, con fiducia, speranza, semplicità e determinazione, a portare luce nelle difficoltà e nelle prove della vita», come ha ricordato di recente papa Francesco.


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