(ASI) Perugia, – “Basta con lo scaricabarile di responsabilità sulla pelle dei lavoratori tra Provincia e Regione”. Ad affermarlo è il consigliere provinciale di Perugia Giampiero Panfili (capogruppo di Provincia Civica) intervenuto sulla “preoccupante” situazione della sorte della Polizia Provinciale che attualmente sta investendo oltre ai 94 agenti a tempo indeterminato anche ulteriori 4 unità a cui dal primo gennaio 2015 non è stato rinnovato il contratto di lavoro da parte dell’amministrazione provinciale in quanto personale a tempo determinato.
Il consigliere denuncia “l’immobilismo delle istituzioni iniziando proprio dalla Provincia medesima che già dal primo dicembre doveva individuare – spiega Panfili – il numero degli agenti che dovevano rimanere in forze all’Ente, ma a tutt’oggi nulla è stato stabilito”. Panfili spiega, inoltre, che “altra forte responsabilità è in capo alla regione in quanto con il passaggio delle deleghe di caccia, pesca e ambiente, non si sono stabiliti ancora i criteri e il numero del personale di polizia che deve essere impiegato a tutela delle materie appena descritte”. La conseguenza di questa situazione determina “una totale assenza di controlli con grave nocumento per l’ambente e la salvaguardia delle specie ittiche e venatorie”. Questa situazione, tuttavia, non può essere scollegata alle vicende della Gesenu che “proprio per il momento delicato e critico non è in grado, anch’essa, di svolgere l’attività di controllo”. In definitiva, la legge Delrio stabilisce che il personale debba essere ricollocato negli enti locali, e Panfili riferisce che “i Comuni in particolare hanno avanzato richieste per circa 20 unità ma attualmente la burocrazia sta impedendo il passaggio degli stessi”. “Se queste sono le risposte che le istituzioni sono in grado di dare – conclude Panfili - allora ha ragione qualcuno quando afferma che le Province non hanno alcuna ragione di esistere. Ma la cosa peggiore è che questo comporta che il personale in mobilità potrebbe ritrovarsi senza lavoro”.