Un tragitto di 50 km in tre tappe da fare in bici, a piedi o a cavallo. Presentata in Provincia la manifestazione
(ASI) Perugia, – Ripercorrere l’antico tragitto della Via Amerina, che intorno al III secolo collegava la città di Veio con Amelia (Umbria) attraversando la Valle del Baccano, Nepi, Civita Castellana, Corchiano, Gallese, Vasanello e Orte, da fare a piedi, in bike o a cavallo.
E’ questa l’iniziativa – che dopo la presentazione nel ternano– è stata illustrata in Provincia di Perugia da Walter Nilo Ciucci (Ideatore e promotore della manifestazione), Valerio Chiaraluce (archeologo), Giancarlo Guerrini (co-fondatore del Cammino della luce da Assisi a Roma), Eleonora Roberti (Coordinatrice). Presenti anche il vice Presidente e un consigliere provinciale di Perugia. In particolare, il tratto interessato avrà inizio da piazza del Popolo, Todi e terminerà al porto fluviale romano di Seripola, a ridosso di Orte (al confine con il Lazio), per una lunghezza complessiva di 50 km, suddivisa in tre tappe giornaliere con possibilità di pernotto in strutture ricettive lungo il tracciato. I fine settimana interessati sono due: si comincia con gli appassionati delle mountain bike nei giorni 18, 19 e 20 marzo per la tappa Todi – Orte e ritorno. Mentre l’1, 2 e 3 aprile è in programma il trekking a piedi. “E’ il secondo anno che si tiene questa manifestazione – ha detto Ciucci -. L’idea è far rivivere questa strada che passa nel verde soprattutto nell’anno giubilare, vista la valenza simbolica di una via di comunicazione che porta fino a Roma e che già in passato era meta di pellegrinaggio”. “Con questo evento – ha detto il vice presidente della Provincia – si coniugano cultura, ambiente e turismo ed è per questo che tali iniziative pregevoli vanno incoraggiate al massimo”. Dello stesso avviso anche un consigliere provinciale intervenuto per il quale questa iniziativa deve ottenere il patrocinio della Regione Umbria poiché “presenta tutti i connotati per diventare un eventi di carattere regionale ed oltrecionfine”. La peculiarità di questo percorso è che essendo poi stato abbandonato per la via Flaminia, è rimasto immerso nel verde e non è stato asfaltato.