L’astronauta Samantha Cristoforetti invitata all’inaugurazione dell’anno accademico
(ASI) Perugia. Presentato stamane il curriculum in Elettronica per l'Aerospazio, il nuovo corso creato nell’ambito della Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica per l’Internet of Things presso l’Università degli Studi di Perugia: offrirà nuove opportunità agli studenti dell’Ateneo nel contesto di una Regione, l’Umbria, dove sono presenti numerose aziende che operano nel settore della space economy, cui l’Italia punta con decisione.
La presentazione, nell'Aula Magna del Dipartimento di Ingegneria, coordinata dal professore Roberto Sorrentino, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Franco Moriconi, Magnifico Rettore, Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria, Antonio Alunni, Presidente di Umbria Aerospace Cluster, Giuseppe Saccomandi, Direttore del Dipartimento di Ingegneria, e Paolo Anderlini, dell’Ordine degli Ingegneri di Perugia.
“Da quando sono Rettore ho puntato al rinnovamento dell’offerta formativa dell’Università di Perugia, rinnovamento che passa anche attraverso curriculum ‘appetibili’ e in linea con i tempi: quello che presentiamo oggi va in questa direzione, tenendo conto delle eccellenze rappresentate in Umbria dalle aziende che operano in questo settore – ha detto il Rettore Moriconi -. Delle problematiche relative all’aerospazio, abbiamo parlato di recente nel corso di un evento a Terni con il professor Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il comparto in cui intendiamo proseguire l’attività di formazione e di ricerca, anche in collaborazione con Terni dove, a Ingegneria, sono presenti laboratori importanti che si interessano della materia. Lavorando, magari, su master più facilmente realizzabili rispetto ai corsi di laurea, e che possono servire a comprendere meglio le effettive richieste del mondo delle imprese per la progettazione di nuovi percorsi”.
Il professor Moriconi ha anche annunciato di aver invitato, per l’inaugurazione del prossimo anno accademico, l’astronauta Samantha Cristoforetti, insieme al professor Battiston.
“Il nostro intento, infatti, è di organizzare una cerimonia diversa dal solito e di coinvolgere gli studenti degli ultimi anni delle scuole umbre, che possono essere interessati alle tematiche del settore. L’Ateneo, in tal modo, cerca di precorrere i tempi ed essere pronto ad affrontare le nuove sfide”, ha concluso il Rettore.
“Il curriculum in Elettronica per l'Aerospazio in passato già esisteva e ora viene rilanciato in una forma ancora più attuale – ha aggiunto il professor Saccomandi -. Rappresenta un’opportunità non solo perche in Umbria ci sono aziende interessate a questi proffessionisti, ma perché l‘aerospaziale, che riguarda soprattutto la meccanica - qui, invece, con il corso proposto dall’Ateneo di Perugia, guarda all’elettronica degli oggetti aerospaziali”, ha concluso il direttore Saccomandi che ha ringraziato i professor Paolo Valigi, Marco Dionigi e Roberto Sorrentino che si sono adoperati per predisporre il nuovo curriculum.
Il ruolo dell’aerospazio per l’Umbria e per l’Italia è stato evidenziato dalla Governatrice Marini, che ha rilevato come il comparto rappresenti un elemento fondamentale nell’innovazione. “Nella Space Economy – ha spiegato– sono previsti investimenti importanti da parte del Governo nazionale e delle Regioni, che avranno ricadute sia per le industrie che per la formazione”.
Curriculum in Elettronica per l'Aerospazio. E’ finalizzata alla creazione di opportunità di lavoro altamente qualificato per i laureati, sia a livello locale, sia a livello nazionale e internazionale. Lo spazio, infatti, si avvia a diventare un’enorme opportunità per le comunicazioni a livello globale, con investimenti molto ingenti per la realizzazione di infrastrutture costituite da costellazioni di migliaia di satelliti, che garantiranno coperture
destinate a portare la banda larga anche nelle zone più remote e isolate del pianeta. Tali infrastrutture non sono più legate ad aziende governative, ma sono opera di aziende private (Google, Airbus, Iridium, SpaceX...) che tenderanno ad assumere personale e a sviluppare economicamente la filiera che sorregge la “Space Economy” e l’”Internet of Space”, e che va dalla progettazione degli apparati di volo, dal lancio dei satelliti alla elaborazione dei dati collezionati dai sistemi aerospaziali e dai satelliti. È quindi previsto un significativo sviluppo del mercato del lavoro a livello internazionale in questo settore.
L’istituzione dell’Ingegneria Elettronica per l’Aerospazio è inoltre legata alla presenza importante del Polo Aerospaziale dell’Umbria, oggi Umbria Aerospace Cluster, un’aggregazione di 29 grandi e piccole imprese che, nel 2014, ha vantato un fatturato complessivo di 354 milioni di euro, con un numero di addetti di circa 2900 unità, in tendenziale aumento nonostante il periodo di crisi che ha colpito altri settori produttivi.
L’orizzonte non si limita ovviamente all’ambito regionale ma si estende a quello nazionale e internazionale che vedono uno sviluppo crescente del settore in termini di fatturato e di addetti, in controtendenza con altri settori industriali fortemente penalizzati dalla crisi.
Nel corso della mattinata è stato presentato anche il progetto didattico Umbria Space Lab: prevede il coinvolgimento degli studenti nella progettazione, costruzione e lancio di un satellite di tipo “cubesat”, avvalendosi della collaborazione dell’ASI e di aziende dell’Umbria Aerospace Cluster, il Polo che dal 2008 mette in rete le aziende umbre che operano nel settore dell’aerospazio e della difesa, e di un’azienda nazionale specializzata nel settore, realizzando così un esperimento di collaborazione università-imprese unico in Italia.