uuuu GIG2965 uuuuCongelatori per la crioconservazione delle cellule staminali all’Ematologia del Maggiore e un fine settimana di vacanza per i giovani pazienti della Pediatria e Oncoematologia

(ASI) Arriva all’Ospedale di Parma con un carico di doni il pallavolista Giacomo Sintini che, tramite la Associazione che ha fondato, è riuscito a donare l’intero week end del 17-18 e 19 giugno come vacanza sulle Dolomiti di Moena per quattordici ragazzi, seguiti dalla Pediatria e Oncoematologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, diretta da Patrizia Bertolini, e 36 accompagnatori, tra cui sette fratellini e 26 genitori.
La donazione ha coinvolto nella sua fase organizzativa l’Associazione “Noi per Loro”, che da anni collabora con la Unità Operativa, oltre a “Moena con il Cuore” che riunisce albergatori e ristoratori, che hanno ospitato i giovanissimi.

Ma Jack Sintini, questo il suo nome d’arte, ha riunito intorno a sé un gruppo che dal 2012, ha come obiettivo la raccolta di fondi per sostenere la ricerca medica contro leucemie, linfomi e mielomi. A Parma e al suo ospedale-universitario, ha voluto devolvere anche 15mila euro, necessari per l’acquisto di nuovi congelatori in azoto liquido per le cellule staminali a favore dell’Unità operativa di Ematologia, e Centro trapianti midollo osseo, diretta da Franco Aversa. A questo, seguirà, nei prossimi mesi, l’arrivo di una serie di poltrone di nuovo modello per i pazienti che si sottopongono alla terapia presso il Day hospital della struttura. Una triplice donazione, dunque, quella dell'Associazione che porta il nome dello sportivo che, come sottolinea Franco Aversa: “Dimostra una grande sensibilità da parte di uno sportivo che ha vinto numerose battaglie sul campo da pallavolo, oltre a quella più importante della vita, e non si è dimenticato degli altri”.
La donazione è presentata in modo diretto dal pallavolista Giacomo Sintini: “Ho risposto con molto piacere alla proposta di collaborazione di Franco Aversa, Direttore della struttura complessa Ematologia e Centro trapianti midollo osseo di Parma, e sono davvero entusiasta di contribuire all’acquisto di un complesso strumento necessario per la separazione e selezione delle cellule staminali di un donatore, un processo che consentirà al ricevente una migliore (ASI)ricostruzione immunitaria, una minor incidenza d’infezioni e di recidive di malattia”.
Da parte sua, Patrizia Bertolini, direttore f.f. della Pediatria e Oncoematologia sottolinea “l’importanza della collaborazione tra le associazioni di volontariato e la struttura ospedaliera per un sempre maggiore benessere dei giovanissimi trattati, per i quali l’aspetto della umanizzazione e dell’ambiente è fondamentale”. E mentre Antonio Balestrino, direttore sanitario del Maggiore, rileva il mix favoloso di tenerezza, fermezza, voglia di vita e coraggio, che lo sportivo porta dentro le mura dell’ospedale, Gian Luigi De’Angelis, direttore del Dipartimento Materno-infantile, propone il modello del campione come simbolo positivo per i giovanissimi, e per chi, meno giovane, deve affrontare la prova difficile della malattia.
Nella Capretti, presidente dell’Associazione Noi per Loro, si fa portavoce di una ragazzina malata: “Se lui è tornato a vincere, lo potrò fare anche io”.
Modelli positivi di vita coraggiosa, che, secondo Jack Sintini, traggono sostegno dalla capacità di non abbattersi difronte alle sconfitte; dal sapere contare sempre sulla squadra, anche se c’è qualcuno con cui non si va d’accordo; dal mantenere una disciplina costante, avendo sempre cura di sé. Regole dello sport, valide nella vita.
“So di essere stato fortunato –sottolinea ancora il campione- ma so anche di essere stato aiutato e questo non posso dimenticarlo. Ciò che conta è che ora ho la possibilità di mostrare ai ragazzi che stanno male le foto di quando non avevo i capelli, e posso mostrare loro anche quelle in cui sono tornato ad averli, per dare loro coraggio”.


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