cid 43EF6865 98BA 4A5A 9514 F84A12304011(ASI) Perugia. Dopo il deflusso dei fedeli che hanno seguito il Papa nella sua breve ma intensa visita alla Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, il personale medico ha potuto tirare le conclusioni sulla situazione sanitaria relativamente all’assistenza prestata durata tutta la giornata di giovedì.

La elevata temperatura e qualche momento di tensione tra la gente, in attesa di poter almeno scattare una foto ricordo dell’evento , hanno determinato una serie di malori, ma solo in un caso si è reso necessario ,seppure in via precauzionale, il trasporto in ospedale. In totale sono stati registrati 15 interventi nelle due postazioni situate nelle vicinanze della Basilica. Si è trattato di patologie legate a cali della pressione arteriosa, che hanno richiesto un breve monitoraggio e la somministrazione di qualche farmaco. Qualche fedele è rimasto vittima di lievi insolazioni, come riferisce una nota dell'ufficio stampa dell'Azienda Ospedaliera di Perugia, per una lunga esposizione al sole. Dei 15 interventi , sei hanno riguardato giovani al disotto di 25 anni; il paziente più giovane è stato un bambino di 8 anni che ha accusato un malessere o superato in poco tempo. Il paziente per cui si è reso necessario il trasferimento al Santa Maria della Misericordia è un giovane residente nel comune di Assisi, che ha riferito ai sanitari che già nei giorni precedenti aveva accusato una leggera indisposizione. Nelle settimane di preparazione dell’arrivo del Papaera stato approntato un articolato un progetto di sicurezza, coordinato dal Prefetto e dal Questore di Perugia, progetto che prevedeva anche un piano di emergenza sanitaria, che ha visto impegnate gli operatori della centrale del 118 regionale, medici e personale del Dipartimento delle professioni sanitarie degli Ospedali di Perugia, Assisi e Foligno, per fronteggiare la massima affluenza di persone. Nello specifico, il piano prevedeva che intero reparto del Santa Maria della Misericordia con 36 posti letto riservati per qualsiasi calamità legata all’evento, compreso eventuali atti terroristici, sarebbe stato realizzato. E’ stata anche richiesta per tutta la giornata di giovedì la reperibilità di personale medico ed infermieristico, disponibilità che è stata assicurata a titolo volontaristico. Medici e personale infermieristico , coordinati dal direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Dr. Diamante Pacchiarini durante la visita del Papa sono rimasti in collegamento telefonico con il responsabile della centrale operativa Dr. Mario Capruzzi, che ha prestato la pria opera a Santa Maria degli Angeli. . Proprio quest’ultimo nel fare il punto dell’attività svolta ha voluto ringraziare tutti gli operatori. “ Si è trattato di una giornata impegnativa per la tanta tensione accumulata in questi giorni, visto che non c’erano riferimenti a eventi analoghi. Tutto si è svolto nella massima regolarità e che sono state rispettate le buone regole della prevenzione; tenuto conto delle temperature elevate, i casi di intervento sono stati davvero ridotti”.


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