SanRufinoMonsignor Sorrentino rilancia il nuovo progetto di rinnovamento della Diocesi

(ASI) Assisi– Avvolta in un clima di grande gioia la città serafica ha festeggiato venerdì 12 agosto la solennità del suo patrono San Rufino. Con il nuovo ambone la cattedrale ha accolto il corteo civico che si è unito ai molti fedeli per partecipare alla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino e dal suo presbiterio. Presenti alla cerimonia le massime autorità militari e civili tra le quali il sindaco di Assisi Stefania Proietti e alcuni sindaci delle altre città della diocesi.


“Ho desiderato fortemente che il nuovo ambone – ha sottolineato monsignor Sorrentino durante l’omelia - venisse inaugurato in questa festa del nostro Patrono. È un modo di lanciare ancora una volta, dopo i lunghi anni di un piano pastorale dedicato alla Parola, un grido programmatico: torniamo alla Parola di Dio! Facciamo in modo che essa, non soltanto nella liturgia, ma nella nostra vita, acquisti un ruolo centrale. Replichiamo questo trono della Parola che oggi si impone ai nostri occhi in ogni nostra famiglia. La famiglia diventa vera chiesa domestica se ha al centro la Parola di Dio. Abbiamo concluso il nostro Sinodo diocesano – ha aggiunto il vescovo -. È tra le nostre mani il progetto che ne è scaturito. Di qui a un mese, nella nostra assemblea diocesana del 10 settembre, inizieremo un anno pastorale interamente dedicato all’assimilazione di questo progetto. Anzi, cominceremo a realizzarlo, almeno nei suoi aspetti fondamentali. Comincerà, con l’annuncio della seconda domenica di settembre, quella che abbiamo chiamato l’Offerta Formativa per Adulti, e cioè una proposta organica di catechesi che chiama in causa non più soltanto o prevalentemente i bambini, ma i genitori e le famiglie. Ci daremo da fare – ha proseguito - perché le nostre parrocchie diventino sempre di più “famiglia di famiglie”, dando slancio al progetto delle “famiglie del Vangelo”. Ci rimboccheremo le maniche per una carità che sia, sempre di più, condivisione, accoglienza e attenzione ai più deboli. Che sia anche stile di misericordia e di perdono, come ci ha ricordato il Papa qualche giorno fa nella sua visita alla Porziuncola. Un progetto di rinnovamento che ci apre al futuro. Chi più di San Rufino ci può incoraggiare? Sulla sua testimonianza poggiano tanti secoli di vita cristiana. Dobbiamo ancora una volta prenderne il testimone. E non ci fa paura sentirci anche oggi, come accadde per lui, in un tempo di martirio ormai a distanza ravvicinata. Ci anima il coraggio che ci viene da Cristo e che San Rufino ha testimoniato col dono totale di sé. Continui, il nostro Santo, a guidarci e a benedirci”.
Durante la cerimonia allietata da bellissimi canti il sindaco di Assisi Stefania Proietti ha offerti i tradizionali ceri e le casule.

 

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