masterplan in generale(UNWEB) - Castiglione del Lago - L'Amministrazione comunale cerca il confronto con i cittadini: è iniziata ufficialmente a Castiglione del Lago la fase partecipativa dei "masterplan" (piani guida), che renderanno facile la lettura dei possibili effetti urbani futuri anche a quei cittadini meno esperti della materia. Al primo incontro, svolto martedì sera, hanno partecipato tantissimi cittadini che hanno ascoltato il sindaco Sergio Batino, l'assessore all'urbanistica Nicola Cittadini, il responsabile dell'Ufficio di Piano arch. Mauro Marinelli, l'ing. Stefano Torrini responsabile dell'Area Lavori Pubblici e Patrimonio e uno staff di giovani architetti che hanno collaborato all'elaborazione dei masterplan.


«Confermiamo il metodo di partecipazione diretta - ha subito detto Nicola Cittadini nella presentazione - sulle decisioni che saranno prese in commissione e poi dal Consiglio comunale, con uno strumento, il masterplan appunto, per sua natura assolutamente aperto e che permette a tutti, attraverso una diretta conoscenza, di suggerire e concorrere ai processi di governo del territorio dei prossimi anni. Sono progetti che possono apparire ambiziosi ma che sono sulla stessa linea e coerenti con il documento programmatico approvato nel 2009 e che arriva ai giorni nostri con tutte le opportune declinazioni».
L'ing. Stefano Torrini, in qualità di coordinatore generale della parte operativa del nuovo PRG, ha posto l'accento sulla coerenza con il lavoro svolto dal 2006 ad oggi, riepilogando anche il processo di approvazione del PRG. «Il masterplan - ha spiegato Torrini - è uno strumento di indirizzo strategico che sviluppa un’ipotesi complessiva sulla programmazione di un territorio individuando i soggetti interessati, le possibili fonti di finanziamento, gli strumenti e le azioni necessari alla sua attuazione. Nello specifico il masterplan del Lungolago prende in oggetto la parte del territorio comunale che va dall’area ex Valtrasimeno, conosciuta come la pomodoraia, fino ad arrivare all’aeroporto Eleuteri passando per tutto il Lungolago».
Ma quali sono gli obiettivi principali del Masterplan Lungolago? Mettere il connessione i vari poli strategici castiglionesi attraverso il potenziamento dei percorsi ciclo-pedonali per consentire attraverso la mobilità dolce la percorribilità totale dei tutto il Lungolago; il potenziamento e riqualificazione delle risalite che dal lungolago permettono l’accesso al centro storico per creare una maggiore sinergia tra essi; la riqualificazione e la progettazione delle aree strategiche e significative che si trovano lungo il percorso del Lungolago.
Ecco le aree interessate dal masterplan. Alla ex Valtrasimeno, vicino alla stazione ferroviaria, si cerca di salvaguardare l’immagine architettonica e degli spazi esterni, favorendo il suo recupero attraverso la rigenerazione urbana, con il potenziamento della viabilità interna che permette maggiori connessioni fra via della Stazione, via Segni, via Buozzi e il cimitero.
Zona Cimitero: recupero di tutte le superfici esistenti, dismesse e sottoutilizzate e nel contempo costituire un adeguato ampliamento del Cimitero esistente che garantisca una completa e definitiva riqualificazione della parte retrostante, migliorando quindi tutto l'ambiente urbano circostante anche con l'uso di innovative forme di cosiddetto "last scape". Dovrà essere garantita una adeguata dotazione di parcheggi posti in contiguità alle mura di confine del versante occidentale del cimitero.


Ex Mattatoio: si vuole garantire la costituzione di ampi corridoi non edificati, di continuità fisico-percettiva fra via Roma e il lungolago. In tali spazi lineari potranno essere organizzati aree verdi e/o parcheggi e dovranno essere strutturati da percorsi ciclabili e pedonali indipendenti dal carrabile. Recupero degli edifici dell’ex mattatoio integrati con nuove superfici coperte al fine di costituire un sistema socio sanitario di interesse pubblico in generale finalizzato in particolare alla terza età.
Vecchia darsena: la valorizzazione della vecchia darsena e dei prati contigui passa attraverso percorsi ciclopedonali che connettano l’area con il porto, i vecchi pontili e tutto il lungolago. Dovrà essere prevista una piazza pedonale di raccordo coincidente con il luogo di raccordo dei diversi percorsi.
I pontili: ricostituzione dell’antico passaggio pubblico lungo la linea d’acqua del lago, rafforzamento e riqualificazione della viabilità pedonale trasversale alla linea d’acqua nello specifico il Pontile di Spagnoli, il pontile del traghetto e le scese del poggio con prosecuzione e riqualificazione della viabilità ciclopedonale.
Ex potabilizzatore: si dovrà garantire la prosecuzione dei percorsi ciclopedonali e dovrà prevedere una piazza di raccordo fra il lungolago ed il nuovo percorso pedonale dei pontili e delle darsene. Potrà essere salvaguardato il serbatoio ed eventualmente riusato con forme innovative di rigenerazione urbana.
Ex Dinette: dovrà essere previsto un progetto coerente con l’intervento di qualificazione del lungolago nord già realizzato nel biennio 2015-2016 e dovrà essere valorizzata l’area della cosiddetta ex Dinette con riqualificazione e valorizzazione dei luoghi contigui ritenuti di notevole memoria storica come il monumento alle naufraghe e i ruderi dell’Antica Fornace. Dovrà essere garantito il collegamento pedonale con il centro storico.
Piscina: dovrà garantire la costituzione di un ampio corridoio che tra viale dello Sport e viale Trappes in congruità all’attuale recinzione del campo sportivo, unitamente alla riqualificazione pedonale del tratto viale Primo Maggio; completamento della struttura urbane di viale dello sport e costituzione di una convergenza fisico percettiva dei percorsi ciclopedonali verso il nuovo ponte pedonale di viale Trappes.
Aeroporto: rafforzamento della permeabilità ciclopedonale tra il lungolago nord (Lido Arezzo) e l’area dell’aeroporto Eleuteri, attraverso la qualificazione delle sponde del fosso Paganico e del lago, del varco esistente tra viale dello sport e i ruderi degli ex-villini degli ufficiali. Potrà essere prevista la valorizzazione dell’esistente campo di calcio in terra battuta al fine di integrare tale superficie all’attività di campeggio all’aperto già esistente. Mentre per il recupero e il riuso dei villini degli ufficiali dovrà essere declinato quanto disposto dall’accordo di valorizzazione tra Ministero e Comune di Castiglione del Lago.


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