UE PalcoallOpera Trasimeno wDomenica 10 Settembre, ore 18.45, Passignano sul Trasimeno

(UNWEB) Passignano. Un palco all’Opera sulle rive del Lago Trasimeno, su quelle acque che hanno visto nei secoli passare Eroi e Santi, Artisti e Sovrani, celebrità e gente comune; personaggi reali e fantastici, così come i protagonisti delle Opere che il nostro Melodramma ci ha consegnato sempre vivi, sempre attuali.

Un palco speciale per uno spettacolo altrettanto raro: la Piazzetta Garibaldi, cuore dell’antico borgo lacustre di Passignano sul Trasimeno, si trasforma in Teatro a cielo aperto, Domenica 10 Settembre, con inizio dalle ore 18.45, subito dopo il Caffè Letterario che vede protagonisti il filosofo Tullio Gregory e lo storico Enrico Menestò, illustri figure di intellettuali ospiti della quinta edizione del Festival “Isola del Libro Trasimeno”. Un Teatro sorprendente, perché non adornato di stucchi e di velluti, ma di pietre e d’acque, quelle stesse che Giacomo Puccini in persona frequentava in occasione delle battute di caccia quando era ospite del senato Guido Pompilj a Villa Schnabl sul Trasimeno, appunto. E Giacomo Puccini, insieme con Gioacchino Rossini e Vincenzo Bellini saranno i protagonisti del Concerto di UmbriaEnsemble.

Con la voce della soprano Susie Georgiadis, il pianoforte di Angiolina Sensale e gli Archi di UmbriaEnsemble (Luca Ranieri, viola; M. Cecilia Berioli, violoncello), “Un palco all’Opera” si apre con la famosissima Ouverture del rossiniano “Barbiere di Siviglia” per continuare con una selezione di Arie tanto note quanto amate: “Una voce poco fa”, tratta dallo stesso “Barbiere” di Rossini; “O mio babbino caro” dal “Gianni Schicchi” di Puccini; “Mi chiamano Mimì” dalla “Bohéme” ancora di Puccini e, per concludere, la sublime “Casta Diva” dalla “Norma” di Bellini.

A fare da contrappunto alle Arie per soprano ed Orchestra nella versione per Archi e Pianoforte, saranno le vivacissime Ouverture delle Opere rossiniane: oltre alla già citata Ouverture de “Il Barbiere di Siviglia”, si alterneranno quella de“La Semiramide” e quella gioiosissima de“La Gazza Ladra”, tutte negli originali e rarissimi arrangiamenti che nell’Ottocento circolavano nella sale da Concerto così come nei salotti privati di tutta Europa; uno spettacolo divertente e affascinante ma anche profondamente rispettoso del testo. Perché un approccio alla Musica Classica può anche essere decisamente piacevole e, al tempo stesso, rigorosamente filologico.

www.isoladelibrotrasimeno.it

www.umbriaensemble.it


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