(ASI) Perugia. Torna al teatro Morlacchi di Perugia, da mercoledì 25 febbraio a domenica 1 marzo, Pippo Delbono con uno dei suoi spettacoli più emozionanti, Orchidee.
Spirito libero della scena internazionale, l'artista ama rompere le barriere e creare universi fantasmagorici, impossessandosi della scena con la sua compagnia fatta di cantori, danzatori, attori di altri mondi che insieme inventano una celebrazione delle forze della vita, Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Grazia Spinella.
Nei suoi spettacoli si incontrano scandali, folgori, visioni, e ancora colori, voci, scoppi, e il mondo con le sue meraviglie, le violenze, i corsi e ricorsi della storia. Come i fiori esotici del titolo, spesso in esemplari artificiali per abbellire i salotti borghesi, mette in scena il falso di fronte al vero, opponendo i codici della finzione cinematografica all'arte dello spettacolo dal vivo, alla verità dell'azione teatrale.
"In Orchidee – spiega Delbono- c'è, come in tutti i miei spettacoli, il tentativo di fermare un tempo che sto attraversando. Un tempo mio, della mia compagnia, le persone che lavorano ormai da molti anni con me, ma anche un tempo che stiamo attraversando e vivendo oggi tutti noi. Italiani, europei, occidentali, cittadini del mondo. Un tempo confuso dove mi sento, ci sentiamo, in tanti, credo, sperduti... Con la sensazione di aver perduto qualcosa. Per sempre. Forse la fede politica, rivoluzionaria, umana, spirituale. Orchidee nasce anche da un grande vuoto che mi ha lasciato mia madre quando è partita per sempre. Mia madre che dopo i conflitti, le separazioni, avevo rincontrato per ridiventare amici. Io, un po' più grande un po' più saggio, lei vecchia ritornata un po' più bambina. E così il vuoto. Il sentirsi non più figlio di nessuno. Il vuoto dell'amore. Ma Orchidee nasce anche da tanti vuoti da tanti abbandoni. Il vuoto che viviamo nella cultura, nell'essere artisti perduti. Il teatro che spesso sento un luogo diventato troppo polveroso, finto, morto. La menzogna accettata, della rappresentazione teatrale. Ma Orchidee parla anche del bisogno vitale di riempire quel vuoto. Parla del bisogno di ricercare ancora, altre madri, altri padri, altra vita, altre storie. E poi stranamente le parole "importanti" del teatro che volevo abbandonare mi sono ritornate addosso e hanno ritrovato un loro senso nuovo, incastrate con la mia vita. E anche la mia vita forse è diventata con quelle parole, la vita di tanti altri. Credo che Orchidee rappresenta per me quel bisogno vitale, incontenibile, di continuare ancora nonostante tutto a scrivere, a parlare dell'amore."
Pippo Delbono, giovedì 26 febbraio, alle 17,30, al Teatro Morlacchi, partecipa all'incontro con il pubblico tenuto dal Prof. Alessandro Tinterri, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo e di Storia e Critica del Cinema dell'Università degli Studi di Perugia. Al termine presso il Caffè del Teatro, l'Azienda agraria Terre de la Custodia offrirà al pubblico una degustazione dei propri vini.
La prevendita dei biglietti viene effettuata, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13, presso l'Agenzia n°2 dell'Unicredit, in Via Mario Angeloni 80 e dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13,30 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 17 alle 20, al botteghino del teatro Morlacchi.
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz'ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
E' possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell'Umbria www.teatrostabile.umbria.it. e presso il Piccadilly Box Office di Collestrada.
VIDEO
https://www.youtube.com/watch?v=BG-k2Afe8gM&feature=player_embedded