UmbriaEnsemble StillLife CinquecentoSeicento.wUmbriaEnsemble – Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia.

Domenica 20 Gennaio 2019, ore 11, Biblioteca storica ABA - Perugia

(UMWEB) Still Life. Ma nel senso anglosassone del termine. Natura silenziosa, non morta, ma destinata a durare ben più della vita di ogni singolo uomo. Come il silenzio del cosmo. Forse, in qualche modo, tutte le opere d’arte sono still life, anche se apparentemente parlano: e l’Accademia di Belle Arti di Perugia ne custodisce di mirabili.

Ed è con paradosso solo apparente che per valorizzare quanto più possibile tale patrimonio si sia pensato alla musica: certo la musica non è silenziosa, va da sé, ma è da sempre presenza labile, immateriale. UmbriaEnsemble ha ideato un progetto artistico-culturale immediatamente accolto con entusiasmo dall’Accademia di Belle Arti di Perugia nelle persone del suo Direttore, il Prof. Emidio De Albentiis, e del suo Presidente, l’Avv. Mario Rampini. Nasce così “Still Life”, un appuntamento mensile domenicale (20 Gennaio, 17 Febbraio, 17 Marzo 2019, sempre alle ore 11 nella Biblioteca storica dell’Istituzione) con ingresso libro fino ad esaurimento dei posti: con esso ci si propone di focalizzare, in ciascuno dei tre incontri (Cinquecento-Seicento, Settecento-Ottocento, Novecento), un’epoca (ed una relativa opera presente in Accademia cui si affiancheranno, per confronto, alcune riflessioni su altre selezionatissime opere lontane dall’Accademia).

Un itinerario disegnato quindi come un contrappunto fantastico tra Arte e Musica destinato ad esplorare alcune gemme del Museo dell’Accademia. Apre la rassegna un viaggio nella Musica e nell’Arte del XVI e XVII secolo, UmbriaEnsemble nella sua formazione di quartetto d’Archi (A. Cicillini e C. Rossi, violini; L. Ranieri, viola; M. C. Berioli, violoncello) ed il chitarrista Stefano Palamidessi, introdurranno musicalmente il pubblico nell’atmosfera rinascimentale e barocca che il Prof. Emidio De Albentiis, Direttore dell’Accademia, presenterà sia nelle sue generalità culturali che illustrando l’Ercole Farnese di Lisippo (presente in una celebre replica in gesso in Accademia, fondamentale testimone della cultura antica e, nello specifico, del collezionismo tardo-rinascimentale), cui si affiancherà la disamina di alcune nature morte del pittore seicentesco Evaristo Baschenis.

Con le melodie di John Dowland (oggi amate anche dal pubblico più trasversale grazie al successo delle loro rielaborazioni in chiave “pop”), gli anonimi e popolarissimi “ground” come “Greensleeves”, fino alle “Antiche Danze ed Arie” di Ottorino Respighi, raccolta novecentesca di nobili melodie rinascimentali, efficace testimonianza della vivacità e della forza emotiva di epoche diverse tra loro, ancora ben presenti nella nostra quotidianità. Un’energia in piena sintonia con un laboratorio artistico e formativo come l’Accademia di Belle Arti di Perugia, pienamente coinvolta in questo progetto nelle sue varie espressioni, dalla dirigenza, al corpo docente (le belle locandine si devono alla prof.ssa Laura Farina) e a uno dei suoi giovani diplomati, il videomaker Maurizio Esposito, che curerà alcuni effetti d’ambientazione.


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