20190711 124554(UMWEB) Perugia. La società del disco è il titolo del libro di Giada Brugnoni, edito da Calzetti&Mariucci, presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella Sala Rossa di Palazzo dei Priori alla presenza dell’assessore allo sport del Comune di Perugia Clara Pastorelli.


Il volume racconta la storia di un antichissimo sport tradizionale, il lancio del ruzzolone, citando anche il lancio del formaggio. Partendo dalle origini, che alcuni fanno risalire addirittura agli etruschi, ci si addentra poi nello specifico delle vicende perugine. Dopo questo excursus di carattere storico, il libro si concentra sull’attualità di questo sport, raccontando gli sviluppi avvenuti nel secolo scorso e concludendo con le società sportive ancora attive della Provincia di Perugia, con particolare attenzione alla Società Sportiva Bosco, promotrice della pubblicazione.
“Siamo orgogliosi – ha detto l’assessore Pastorelli aprendo l’incontro odierno – di ospitare questo evento, che fa seguito ad un rapporto di collaborazione avviato tempo fa con la società sportiva Bosco in occasione dei campionati italiani a squadre di ruzzolone, disputati a Collestrada. Quell’iniziativa, cui parteciparono oltre 500 atleti, ha rappresentato una splendida vetrina per la nostra città, dando dimostrazione dell’importanza che assume il cosiddetto “turismo sportivo”.
L’assessore ha sottolineato che il ruzzolone, disciplina storica e tradizionale, è conosciuta e praticata da molti, soprattutto nell’area dell’Italia centrale dove affonda le sue radici più antiche. In questo senso l’area del Perugino ha sempre rappresentato terreno fertile per il proliferare di questo sport, tanto amato per il suo innegabile rapporto con la natura.
Pastorelli ha precisato che la scelta di sostenere Giada Brugnoni e la società sportiva Bosco è legata alla forte volontà dell’Amministrazione di valorizzare gli sport tradizionali, perché, pur essendo definiti minori, hanno il merito di favorire la socialità. E lo strumento migliore per valorizzare qualcosa è favorirne la conoscenza, meglio ancora se tramite la redazione di un libro.
A portare i saluti della società Bosco è stato il presidente Domenico Brugnoni che, in apertura, ha inteso ringraziare l’assessore per aver appoggiato convintamente da subito l’iniziativa finalizzata a far conoscere uno sport che ha lasciato nei secoli tracce importanti nella città di Perugia. Per questo si è scelto di scrivere un libro, ossia per confermare che il ruzzolone rappresenta uno sport, ma soprattutto un pezzo di storia e si lega indissolubilmente al principio di socialità.
In rappresentanza della Figest (federazione degli sport tradizionali) Giuseppe Merli ha parlato di un’iniziativa importante perché consente di accendere i riflettori su uno sport di rilievo fin dalle sue origini. Ciò permette di perpetuare una tradizione che ha radici fin nell’antichità.
L’autrice, Giada Brugnoni, ha riconosciuto che la sfida di scrivere questo libro era partita come un gioco. Poi le lunghe ricerche effettuate presso l’archivio di Stato e nelle principali biblioteche hanno consentito di scoprire una quantità impressionante di materiale e di documenti che non è stato semplice far confluire nel testo finale. Dagli atti è emerso che il ruzzolone, nato all’epoca degli etruschi, ebbe il suo periodo d’oro a Perugia dal ‘500 in poi, quando si giocava nelle aree di Monteluce o della Conca. Dunque si tratta di una disciplina profondamente radicata nella città e che ha avuto il merito di unire tutte le classi sociali senza distinzioni. Nel libro c’è tutto questo excursus storico e l’auspicio è che il volume possa essere uno strumento utile per far conoscere la disciplina soprattutto alle nuove generazioni.


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