Quindici tele dell’artista perugino esposte per tutto il mese di settembre nella chiesa di San Sebastiano
(UNWEB) – Panicale, Pennellata sicura, stile preciso chiaramente ispirato alla pop art; vena ironica, ma mai cinica. Approda al San Sebastiano di Panicale la mostra “Prospettive della Figurazione”, una selezione di opere di Stefano Chiacchella. Quindici lavori selezionati con cura, in un rimando suggestivo con gli affreschi contenuti in questo scrigno, tra cui il celebre Martirio di San Sebastian di Pietro di Cristoforo Vannucci.
L’inaugurazione è avvenuta giovedì pomeriggio alla presenza di un folto pubblico, tra cui rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Panicale, di Sistema Museo e di Asp Istituto San Sebastiano.
Quella di Panicale rappresenta un’occasione per conoscere ed approfondire uno dei personaggi più noti e vitali del panorama umbro contemporaneo, che da oltre 30 anni racconta la sua terra ed il presente con colori, forme e linguaggi unici e inconfondibili in Italia ed oltre confine.
Ed è come detto la chiesa di San Sebastiano, conosciuta per l’affresco del martirio del santo realizzato dal Perugino, il prestigioso luogo dove poter ammirare le opere di questo artista attualissimo che però condivide con il maestro del ‘500 origini, sentimenti e prospettive.
È su questi termini, infatti, come spiegato dalla curatrice Claudia Spulcia, che si incentra la selezione di opere, alla ricerca di punti di vista inediti e sconosciuti, che siano in grado di aprire nuove strade e nuovi orizzonti, per unire il passato al presente e fare del primo la chiave di interpretazione del secondo.
Una nuova sfida per Stefano Chiacchella, artista attento e colto, a tratti quasi dissacratorio nelle sue opere; questa la sua cifra stilistica di riferimento che usa per conoscere ed indagare la modernità che ci circonda, dal generale al particolare e viceversa. Un gioco di immagini, di figure e di colori in cui immergersi totalmente per riemergere con nuovi occhi, nuovi sguardi e nuove prospettive.
“Allestire la mostra – ha dichiarato Chiacchella – è un po' come tornare a casa visto che sono nato da queste parti ed è per me un grande privilegio”.
“Accogliamo con grande piacere – sono state le parole dell’assessore comunale alla cultura Anna Buso – la sfida di Chiacchella di unire il passato al presente. Tecniche diverse la sua e quella dei capolavori conservati in questa chiesa ma che entrano perfettamente in dialogo tra loro”.
Stefano Chiacchella, artista e docente in “Discipline Pittoriche”, è da sempre legato alla migliore tradizione dell’arte anglo-americana della seconda metà del XX secolo che però contestualizza nel nostro “tempo digitale” e contamina con dissertazioni personali ricche di spunti colti e di ironia cromatica. Una pittura accurata e perfettamente riconoscibile, come ha anche avuto di spiegare bene il critico d’arte Guido Buffoni, che attinge ai suoi luoghi del cuore ed al nostro ricco patrimonio storico/artistico e culturale.
La mostra rimarrà allestita per tutto il mese di settembre con i seguenti orari: venerdì e sabato dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17 con un operatore presente; nei restanti giorni la chiesa verrà aperta a richiesta dall'operatore in turno presso l'ufficio informazioni turistiche.