11 190723 guido mencari solomeo lucia calamaro nostalgia di dio 901 PRINT Copia(UNWEB) Sabato 7 dicembre, alle 21, al teatro Manini di Narni, prima tappa della tournèe umbra di NOSTALGIA DI DIO dove la meta è l'inizio, presentato in Prima assoluta nel mese di luglio alla Biennale di Venezia.


Lo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria, in coproduzione con il Teatro Metastasio, è scritto e diretto da Lucia Calamaro, drammaturga, regista e attrice il cui talento e l’originale identità hanno conquistato critica e pubblico in Italia e all’estero, ed è interpretato da Alfredo Angelici, Simona Senzacqua e dagli attori umbri Cecilia Di Giuli e Francesco Spaziani.
“Nostalgia di casa. Questo potrebbe essere l’altro titolo di questo spettacolo, - scrive Lucia Calamaro - in quanto per me, la casa sono gli affetti, e gli affetti sono l’unica dimensione rimasta che mi rapporti al sacro. Nel bene voluto, risiede il mistero. E’ nel legame, nel bisogno dell’altro, la meraviglia. C’è lì, nella casa, un’energia invisibile ma concreta, inafferrabile e solida: io so che c’è, anche se non la vedo. Ed è una delle poche cose certe che ho.
Ogni volta che torno a casa, io mi sento come se tornassi all’ infanzia. Ma non a una fase qualunque dell’infanzia, ma alla fase dell’onnipotenza, quella dei primissimi anni.
A casa mia, in questo habitat benevolo, io credo di potere tutto e una parte di me, bambina, si rilassa, si libera, respira e si sparge in giro.
Forse questo passaggio succede a tutti, quando tornano a casa. O forse no. Forse è una dimensione del nostos, del ritorno dell’Eroe. Chissà. Non so, non saprei, ma mi piace pensarlo.
Il mondo ci limita, la casa ci accoglie e ci espande. Ed è in questa fioritura potente e affettuosa, che nascono i figli.
Che sono per me l'altra domanda su cui si annoda, senza scioglierla, questo spettacolo. I figli da piccoli in particolare, in quanto piccoli Dei onnipotenti.
Influenzata dalla favola che ci hanno raccontato, illustrata dalle infinite madonne con bambino, il mio immaginario cattolico infantile - che è l’unico che ho, come probabilmente molti di noi che poi da grandi hanno lasciato perdere- si è ancorato lì. E’ lì, prima dei 10 anni, su quelle immagini, che l’impressione indelebile mi si è formata: quella di un Dio bambino, visto dalla prospettiva della madre.
Insomma Dio, per me, è più un figlio che un padre. Un figlio se non proprio dio quantomeno onnipotente. Questo è secondo Freud quello che tutti noi siamo per un breve periodo. Come non volerci tornare?
Nostalgia di Dio quindi si muove in questo strano crocicchio tra la nostalgia di casa e la nostalgia dell’infanzia onnipotente, che mi è maturato dentro ultimamente, senza capirlo ancora del tutto.
Tutti i bambini sono figli. Dio è un bambino. Dio è un figlio. Tutti i figli sono Dio? Chissà. Comunque sia, una cosa si sa: per le madri, i figli, non crescono mai.”
Nel mese di dicembre Nostalgia di Dio sarà al teatro Mengoni di Magione domenica 8, allo Spazio Zut di Foligno da martedì 10 a giovedì 12, al teatro Comunale di Gubbio venerdì 13, al Teatro dell’Accademia di Tuoro sul Trasimeno domenica 15 e al Teatro di Secci di Terni martedì 17 e mercoledì 18.
A Foligno allo Spazio ZUT, martedì 10 dicembre, Lucia Calamaro e la Compagnia incontreranno il pubblico al termine dello spettacolo.
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.


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