MANU mostra Orfeo il canto e lincanto.jpg 2(UNWEB) Perugia. Fino al 31 dicembre sarà possibile visitare al Museo archeologico nazionale dell’Umbria (p.zza Giordano Bruno, 10, Perugia) la mostra “Orfeo il canto e l’incanto”. Curata dalle Grimm Twins (Barbara Lachi e Ayumi Makita) e presentata, nel corso dell’inaugurazione svoltasi domenica scorsa, dalla direttrice Maria Angela Turchetti e dall’archeologa Tiziana Caponi, è stata organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia.


Concepita come un labirintico percorso, prende spunto dal mosaico “Orfeo e le fiere” scoperto nel 1875 dove sorgeva la chiesa medievale di Santa Elisabetta (in via Pascoli, all'interno della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali).
Estesa per 110 mq, in tessellato bicromo (nero e bianco), l’opera ritrovata rappresenta il mitico cantore mentre con la sua cetra ammalia una quarantina di animali disposti in file parallele. Apparteneva ad un complesso termale, datato al II secolo d.C., riutilizzato nella tarda antichità come luogo di culto e definitivamente abbandonato all’inizio del VI secolo d.C.
E Grimm Twins, non nuove a questo tipo di ambientazioni, fanno convivere oggetti archeologici e creazioni in carta ispirate all’antica arte giapponese dell’origami.


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