Due gli appuntamenti, a novembre e dicembre. A gennaio si farà il punto sui mesi a venire in base all’andamento dell’epidemia
Il sindaco Stirati: “La cultura non può morire né essere penalizzata: il teatro resta un luogo insostituibile”.
(UNWEB) GUBBIO – Un segnale di ripartenza, di speranza e di voglia di continuare a offrire, comunque, spettacoli di alta qualità, nel rispetto di tutte le normative anti Covid, perché la cultura non può morire né essere penalizzata, anche in un momento così difficile e complesso: questa mattina è stato presentato l’avanprogramma della stagione di prosa 2020-2021 del Teatro Stabile dell’Umbria, ovvero la programmazione di Novembre e Dicembre per il Teatro Comunale Luca Ronconi.
Alla conferenza stampa, tenutasi nella Sala Consiliare di Palazzo Pretorio, hanno preso parte il sindaco di Gubbio Filippo Stirati, l’assessore alla Cultura Oderisi Nello Fiorucci e Francesca Torcolini, responsabile ufficio stampa dello Stabile. Il direttore del Teatro Stabile, Noni Marino, non è potuto essere presente ma ha inviato un messaggio e un saluto, parlando di “grande orgoglio nel riuscire a presentare due spettacoli di grande valore, che, in un momento così problematico, hanno anche l’obiettivo di contribuire al rilancio di un settore fortemente penalizzato e allo stesso tempo dare un potente segnale di fiducia”.
Il 24 Novembre si inizia con “Regalo di Natale”, in replica il giorno successivo per consentire il distanziamento del pubblico, e si prosegue con “La tragedia è finita, Platonov”, il 4 dicembre in replica il 5. La capienza del teatro verrà ridotta a 110 posti, con una disposizione a file alternate in platea e con i posti nei palchi destinati solo ai congiunti. All’ingresso verrà effettuato il controllo della temperatura e gli spettatori dovranno indossare la mascherina per tutta la durata dello spettacolo. In conferenza stampa il sindaco Stirati ha parlato di “un segnale importante, nella speranza, a inizio 2021, di poter presentare anche altri spettacoli a fronte di una situazione meno preoccupante. La cultura non può morire né essere penalizzata: il teatro resta un luogo insostituibile e ci batteremo sempre per difenderlo e difenderne i lavoratori”. Anche l’assessore alla Cultura Oderisi Nello Fiorucci ha parlato di “voglia di dare continuità a questo tipo di attività culturale messa in discussione dalla pandemia. Partiremo con due spettacoli di alta qualità, per poi, a inizio anno, dar vita a un programma esteso fino a primavera, in grado di dare soddisfazione a tutti gli amanti del teatro della nostra città”.