Un'analisi delle linee di sviluppo politiche, sociali, economiche e culturali dell'Umbria che fornisca una chiave di lettura aggiornata della sua genesi storica, utile anche per “avviare un nuovo dibattito” su questa complessa realtà regionale. Questi, in estrema sintesi, sono i contenuti e le “auspicate” finalità dell'opera in due volumi “Storia dell'Umbria dall'Unità a oggi” (Marsilio, Venezia, 2014) curata da Mario Tosti, presidente dell'Isuc (Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea) e docente di Storia moderna, presentata ieri a Perugia nel Salone d'Onore di Palazzo Donini, sede della Giunta regionale dell'Umbria.
(ASI) Perugia, – Un'analisi delle linee di sviluppo politiche, sociali, economiche e culturali dell'Umbria che fornisca una chiave di lettura aggiornata della sua genesi storica, utile anche per “avviare un nuovo dibattito” su questa complessa realtà regionale. In estrema sintesi, sono questi i contenuti e le “auspicate” finalità dell'opera in due volumi “Storia dell'Umbria dall'Unità a oggi” (Marsilio, Venezia, 2014) curata da Mario Tosti, presidente dell'Isuc (Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea) e docente di Storia moderna, presentata ieri a Perugia nel Salone d'Onore di Palazzo Donini, sede della Giunta regionale dell'Umbria.
Durante l'iniziativa hanno parlato dei contenuti dell'opera, oltre al curatore, la presidente della Giunta regionale dell'Umbria, Catiuscia Marini, Ivo Biagianti dell'Università di Siena e Marco Severini dell'Università di Macerata. Ha coordinato l'iniziativa Alberto Sorbini, direttore dell'Isuc.
Il curatore, e presidente dell'Isuc, Mario Tosti, ha evidenziato che il lavoro “nasce anche dall'input fornito dalla presidente della Regione” e ha spiegato che i saggi pubblicati nei due volumi hanno l'ambizione di ripercorrere e interpretare la storia dell'Umbria colmando una lacuna di oltre 25 anni dall'ultimo lavoro organico realizzato da Einaudi nella collana Storia d'Italia, aggiornando contenuti e analisi forniti dalle ricerche più recenti.
La presidente Marini, nel ringraziare l'Isuc per il “prezioso lavoro” svolto negli anni, ha detto che l'opera, oltre a rappresentare una riflessione storica sulle vicende regionali, costituisce anche un contributo al dibattito che si è riaperto in questi anni sull'identità della regione Umbria. “Molti saggi contenuti nei due volumi – ha spiegato Marini - offrono spunti nuovi e interessanti che saranno certamente utili sia per il dibattito pubblico sulle politiche, sia per ciò che riguarda le linee di sviluppo dell'istituzione Regione”.
I due volumi dell'opera propongono 22 saggi di altrettanti studiosi, compreso il curatore. Nel primo tomo sono trattate le questioni relative a “Poteri, istituzioni e società”, questi i temi trattati e gli autori: “Le classi dirigenti tra oligarchia e autarchia” di Alberto Stramaccioni; “Massoneria, società e politica” di Fulvio Conti; “Vescovi e clero” di Mario Tosti; “'Libera', 'Regia', di massa: l'Università degli Studi di Perugia” di Ferdinando Treggiari; “La stampa, giornali e editori” di Paolo Marzani; “Associazioni dei lavoratori e sindacati” di Giancarlo Pellegrini; “L'ordinamento burocratico periferico” di Antonio Pio Lancellotti; “Le istituzioni tra centralismo e autonomia” di Matteo Aiani; “Risorgimento e nazione nelle politiche locali della memoria” di Luciana Brunelli; “Storie di famiglie” di Augusto Ciuffetti; “Ebrei e protestanti nell'Umbria post-unitaria” di Paolo Pellegrini.
Nel secondo tomo si affronta il tema “Uomini e risorse” con i seguenti saggi: “Andamento e caratteristiche strutturali della popolazione” di Luca Calzola; “Da regione di emigranti a regione di immigrati” di Odoardo Bussini; “Emigrazione e comunità umbre all'estero” di Alberto Sorbini; “Le campagne” di Renato Covino; “Insegnare, disciplinare e governare l'agricoltura” di Manuel Vaquero Piñeiro; “Grande industria e sistema industriale” di Ruggero Ranieri; “L'imprenditoria” di Francesco Chiapparino; “Il sistema bancario” di Anna Maria Falchero; “Le vie di comunicazione” di Stefano De Cenzo; “L'architettura del Novecento” di Paolo Belardi; “Dal corpo al business: l'associazionismo sportivo” di Angelo Bitti.