(ASI) PERUGIA - Si è svolta stamani presso la chiesa di San Francesco al Prato a Perugia la presentazione di Rockin’Umbria in programma ad Umbertide dal 23 al 26 luglio.
La Fondazione “SergioPerLaMusica” ha organizzato qui la conferenza “perché da San Francesco – ha detto il presidente Virgilio Ambroglini – è partita la vita artistica di Sergio Piazzoli e per affermare un punto fondamentale ovvero cosa intendiamo noi per rievocazione storica, che significa quindi offrire alla comunità spazi storici rendendoli agibili per eventi culturali”.
Ambroglini ha poi sottolineato che “la missione della Fondazione non è fare business ma creare arte e bellezza”. “Siamo nati per curare le ferite dell’anima e c’è bisogno di questo tipo di energia”, ha aggiunto, ed anche per questo motivo è stata presa la decisione di rilanciare uno storico festival come Rockin’Umbria “con un programma che è figlio di una direzione artistica collettiva di vari soggetti”.
Dopo aver ricordato che con l’evento “Moon in June” all’Isola Maggiore “il primo grande viaggio della Fondazione è terminato con un bilancio straordinario e con 4.800 persone transitate alla Maggiore senza nessun problema”, Ambroglini ha mostrato l’immagine che contraddistingue questa “edizione zero” di Rockin’Umbria: il grandissimo chitarrista Gary Lucas, uno dei protagonisti della tre giorni isolana e che ha dato mandato alla Fondazione pure di trovare una casa per lui all’Isola, imbraccia la sua chitarra durante un live improvvisato dentro la piccola chiesa della perla del Trasimeno.
Presente all’incontro con la stampa anche il nuovo assessore regionale alla cultura, Fernanda Cecchini, alla sua prima uscita pubblica: “Sono contenta che sia proprio qui – ha affermato – in questo luogo simbolo che è collegato alla storia anche culturale dell’Umbria”. “La vostra proposta – ha aggiunto rivolgendosi alla Fondazione – va ad arricchire quello che già offre, dal jazz alla classica, l’Umbria musicale dei grandi eventi”.
Prima dell’illustrazione del programma della 4 giorni, ha preso la parola il sindaco di Umbertide Marco Locchi osservando che “non c’è stato nessun tentennamento da parte nostra alla proposta di rimettere in moto un evento così importante capace di offrire nel corso delle oltre venti edizioni eventi culturali che ci hanno segnato profondamente”.
UMBERTIDE – Da uno dei migliori esponenti del rock internazionale fino a grandi rappresentanti dell’elettronica e della consolle, dal miglior indierock italiano in circolazione fino agli interpreti più interessanti della scena musicale umbra di oggi e di ieri: sono queste le coordinate musicali che caratterizzano il ritorno di Rockin’Umbria in programma ad Umbertide dal 23 al 26 luglio 2015.
Questa storica rassegna vuole rientrare, da quest’anno in punta di piedi ma con una quattro giorni di tutto rispetto per la sua 23esima edizione, nei grandi circuiti nazionali e internazionali ospitando il meglio della scena rock italiana e straniera. Con l’obiettivo anche di promuovere l’Umbria attraverso la grande musica.
Edizione 2015 che in un certo senso fa ripartire “da zero” una manifestazione dalla lunga e gloriosa storia, iniziata nel lontano 1984: per alcuni anni il festival si è fermato, interrotto nel 1998 è ripartito poi nel 2005, per poi sospendersi nuovamente dopo l’edizione del 2012. Oggi la neonata Fondazione “SergioPerLaMusica”, dopo il successo della prima edizione di Moon in June all’Isola Maggiore, ha trovato la forza e il coraggio di far ripartire con grande spirito il festival, iniziando a mettere le basi anche per il consolidamento della manifestazione negli anni futuri.
Una ripartenza quindi dalla città, Umbertide, dove tutto è nato negli ormai lontani anni ’80 e con il sostegno del Comune di Umbertide, della Regione Umbria e dell’Arci. Quello che in quel periodo è stato uno dei primi e più innovativi festival rock italiani e che ha cercato da allora di crearsi un’identità nel segno di progetti ispirati alla promozione delle nuove tendenze della cultura musicale contemporanea e giovanile in Italia, vuole quindi riproporre ancora oggi gli stimoli più interessanti della scena musicale attuale. Puntando sempre alla valorizzazione di tutto il patrimonio “underground”, ben oltre la canonica definizione di rock.
Insomma, torna quindi un festival dall’importante passato e dalla forte identità artistica e culturale, una delle storiche kermesse musicali italiane che con passione cercherà in futuro di continuare a dire la sua nel panorama musicale nazionale e internazionale, affrontando però anche le sfide del nuovo millennio.
Non è dunque casuale la scelta di riprendere quel filo rosso, interrotto per la seconda volta un paio di anni fa, con un artista che rispecchia le caratteristiche di quanti già in passato (senza contare tutte le formazioni più importanti della scena rock italiana) hanno calcato i palchi di Rockin’Umbria, tra Umbertide e Perugia: tra gli altri, Robert Wyatt, John Cale, David Byrne, Daevid Allen, Todd Rundgren, Rem, Africa Bambaataa, Tuxedo Moon, Siouxsie & the Banshees, Living Colour, Ali Farka Tourè, David Sylvian, Robert Fripp, Penguin Cafè Orchestra, Caravan, Laika, Elvis Costello, Mike Patton, Kings of Convenience, Silver Jews, Micah P. Hinson, Van Der Graaf Generator, Nick Cave, The Veils, Joan As Police Woman, Marianne Faithfull, Patti Smith.
Per il suo rilancio quindi Rockin’Umbria ha scelto uno dei migliori songwriter contemporanei. Sarà infatti Sun Kil Moon, pseudonimo di Mark Kozelek, il nome di punta di questa “edizione zero”. L’appuntamento con Kozelek è in programma giovedì 23 luglio, primo giorno del festival, alle ore 21.30 nella suggestiva cornice di piazza San Francesco (18 euro + diritti di prevendita online su Ticket Italia), spazio che di nomi importanti della scena rock italiana e internazionale nel corso degli anni ne ha ospitati tanti. Sun Kil Moon lo scorso anno con il disco “Benji” è stato acclamato dalla stampa di tutto il mondo (l'autorevole rivista americana Pitchfork lo inserito nella classifica dei migliori album del 2014 e nella top 100 dei dischi dell'ultimo decennio), con Kozelek che così ha confermato una fama che negli anni si era consolidata con una serie di dischi eccellenti. Già leader dei Red House Painters, band di culto della musica indipendente, Mark Kozelek ha intrapreso da anni la carriera solista pubblica sia album a suo nome che vari dischi sotto la sigla Sun Kil Moon. È con questo progetto, caratterizzato da un'evoluzione artistica straordinaria, che si è guadagnato la stima degli addetti ai lavori, conquistando anche un pubblico sempre più vasto. Di recente è uscito il suo nuovo album “Universal Themes” e per l’occasione l’artista ha intrapreso un tour europeo che lo porterà quindi ad esibirsi anche ad Umbertide per Rockin’Umbria. Insieme a lui ci saranno Dave Devine e Neil Halstead alla chitarra e Mike Stevens alla batteria. Molto probabile anche la presenza di Steve Shelley (Sonic Youth) alla seconda batteria.
Al termine del concerto seguirà la proiezione del film “Youth” di Paolo Sorrentino (candidato agli oscar 2015), in collaborazione con il Cinema Metropolis di Umbertide. Molto probabile la presenza ad Umbertide dello stesso regista per un inedito incontro con Kozelek. Il musicista dell’Ohio, infatti, oltre a far parte della colonna sonora con alcuni brani appare in una delle prime scene del nuovo film di Sorrentino interpretando se stesso con chitarra e voce.
Ma il cartellone della manifestazione musicale sarà ancora una volta “multigenerazionale”, con il concerto di una storica figura del panorama musicale mondiale come Sun Kil Moon affiancato però dalle esibizioni delle più interessanti realtà umbre e nazionali che si stanno mettendo in luce negli ultimi periodi, per quanto riguarda soprattutto la scena musicale alternativa.
Ecco allora che venerdì 24 luglio dalle ore 20.30 sempre in piazza San Francesco (ingresso gratuito) sarà dato spazio alle nuove tendenze musicali della regione con “Umbria Calling”, un progetto che fin dalle prime edizioni di Rockin’Umbria ospita i gruppi e i musicisti umbri che più di tutti si sono distinti. Sul palco saliranno Mulholland Drive e The Rust and The Fury, entrambi usciti con due bellissimi album tra i più interessanti della scena regionale e non solo.
Grazie a Rockin' Umbria nel corso degli anni ad Umbertide sono nate anche tante band rock e new wave. I ragazzi di allora (oggi 40/50enni) saliranno quindi ancora sul palco, dalle ore 21.45 con l’appuntamento “Rockin’Umbria: The Legacy 1985-2015” per rendere omaggio con le loro cover ad alcuni dei grandi artisti ospitati dal festival (David Byrne, Rem, Patti Smith, Litfiba, Robert Wyatt, ecc...), riproponendo così quanto già fatto nel marzo scorso durante uno degli appuntamenti a sostegno della Fondazione “SergioPerLaMusica”. I rockers di Umbertide, sede storica del festival che ha visto Sergio Piazzoli come uno dei fondatori, rilanciano così una serata all’insegna non solo del ricordo ma soprattutto della rievocazione di un momento importantissimo per la cultura giovanile underground, che ha portato l’Umbria nelle prime pagine dei giornali nazionali. L’omaggio a 30 anni di musica che è passata per Rockin’Umbria avrà come protagoniste le seguenti band: Stroncabilly Blues Band, Crimson, Fools On The Hill, Baron Cole, Feedback & friends.
Rockin’Umbria, inoltre, prevede all’interno del suo cartellone anche l’Italian Party targato To Lose La Track. Insieme a molti membri della “famiglia”, l’etichetta discografica indipendente umbertidese festeggerà i 10 anni di attività grazie ad una lunga giornata in programma domenica 26 luglio (ingresso gratuito) a partire dalle ore 17 e con il meglio che la scena indierock italiana può offrire. Sul palco di piazza San Francesco suoneranno: Three In One Gentleman Suit, Capra (dei Gazebo Penguins), Chambers, Cosmetic, Valerian Swing. In quello allestito nel chiostro adiacente: Tiger! Shit! Tiger! Tiger!, Tante Anna, Die Abete, Girless And The Orphan, Lags, Urali.
Lo scorso mese di marzo l’entourage di To Lose La Track, capitanato da Luca Benni, è stato in giro per lo stivale con molti dei gruppi del roster per festeggiare 10 anni di produzioni (iniziate dal garage di casa Benni fino al premio MEI nel 2013 come migliore etichetta indipendente italiana) con 10 live specialissimi sui palchi di Milano, Roma, Padova, Prato, Torino, Bologna, Firenze, Parma e Napoli. Ora quindi l’etichetta torna alla base, dove tutto è nato, ad Umbertide, con il festival Italian Party che dal 2003 è diventato l'appuntamento annuale fisso dei gruppi della scuderia e degli amici che girano intorno, fra bancarelle, dischi e magliette.
La giornata di sabato 25 luglio, infine, sarà caratterizzata da un evento dedicato alla musica elettronica. Al Parco Ranieri dalle ore 21.30 (ingresso gratuito) andrà in scena “Rockin’Umbria Dance Department”: protagonisti in consolle saranno dj come Alexander Robotnick, Francesco Zappalà, Marco Cucchia, Viceversa, Lory, Antonio Marki, Manu P, Umbros Live.
Per l’edizione 2015, anno della ripartenza, Rockin’Umbria quindi vuol tornare a far sentire la sua voce da dove è nata, Umbertide, ma in prospettiva il futuro previsto dalla Fondazione “SergioPerLaMusica” è quello che prevede il coinvolgimento anche dell’altra storica città, Perugia, che ha ospitato tante edizioni del festival, e di altre realtà umbre compresa Terni.
L’Umbria del rock, insomma, punta a far risplendere il suo palcoscenico, dove grandi nomi della musica e della cultura nazionale e internazionale potranno proporre il proprio lavoro artistico.
Per info e contatti:
www.fondazionesergioperlamusica.it
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