Tra manufatti artistici da brividi e spettacoli a tema in archivio la IX edizione
(UNWEB) Panicale. “E’ un’edizione di “Fili in Trama” 2021 che ha registrato grandi soddisfazioni sia per noi organizzatori che per gli espositori: un evento che, seppur in tempi di Covid, ha dato il massimo del risultato. Segno evidente che ormai la manifestazione è conosciuta, sia a livello nazionale che internazionale, e che sa trascinare un pubblico di estimatori, creando un’importante attrattiva turistica, in un periodo peraltro di bassa stagione”. Francesca Caproni, Direttore del Gal Trasimeno Orvietano presieduto da Gionni Moscetti, che ha organizzato a Panicale nello scorso weekend l’evento per il nono anno consecutivo, non ha dubbi. Perché la Mostra mercato internazionale del Merletto e del Ricamo sembra davvero aver vinto la sua scommessa tra voglia di ripartenza e “azzardi” di innovazione con una formula divesa che ha dato ancor più spazio agli eventi collaterali. “E’ vero – continua Caproni - tutto ciò che ha ruotato intorno all’evento nelle sue connotazioni più tipiche e strettamente tecniche ha registrato un grado di attenzione e laddve consentito dalle normative il tutto esaurito. Dagli eventi culturali, alle mostre; dagli spettacoli in collaborazione con il Pan Opera Festival, a quelli itineranti, come la rappresentazione “Dante Settecentesco”. Strumenti che hanno consentito anche a molti giovani di avvicinarsi ad un mondo solo apparentemente a loro lontano, al pari dai messaggi che siamo riusciti a lanciare affrontando grandi e drammatici temi come la condizione delle donne e ricamatrici dell’Afghanistan e la voglia di rimettersi in gioco di quelle che hanno superato i tumori femminili, ben rappresentate dalle Pink Ambassador umbre”.
Ed è proprio da qui che “Fili in Trama” intende mettere le basi per le prossime edizioni, trasmettere cioè messaggi importanti alle nuove generazioni unitamente alla necessità di tramandare l’arte del ricamo e del merletto, così radicata in Umbria ma bisognosa di essere coltivata e insegnata. “Sono convinta – conclude il bilancio Francesca Caproni - che cultura e tradizione siano anche volani per l’economia del nostro territorio. Non ho remore a dire che sotto questo aspetto sono già arrivate le prime soddisfazioni, visto che Tour Operator e singole strutture turistiche che ci hanno chiesto di inserire “Fili in Trama” e/o i corsi di Ars Panicalensis nei loro pacchetti turistici. Quindi anche sotto questo punto divista l’obiettivo è centrato e per il futuro è necessario consolidare la strada già intrapresa. Del resto Panicale in questi giorni è stato un tripudio di bellezza: sono state presentate le migliori tecniche dell’artigianato artistico prevalentemente provenienti dal Centro Italia con una ricchezza e varietà dell’offerta che ha attratto molti visitatori da tutta Italia. Un pubblico ordinato ed estimatore non solo di questo settore. Come al solito e forse anche di più del solito ha trionfato lo stand dell’Ars Panicalensis nella splendida cornice delle scuderie del Castello. Infatti l’occasione è stata quella di vedere in mostra le creazioni di Anna Buono, in particolare un bellissimo velo da sposa realizzato durante il lockdown e delle sue allieve. Oggi le grandi case di moda, come per esempio Armani, ma non solo, ricercano la tradizione da abbinare all’innovazione ed è proprio qui che occorre andare a ricercare le opportunità”. Inutile dire che la testa è già all’edizione del 2022 che, auspicando il ritorno alla formula più completa a Covid 19 superato, sarà quella attesissima del decennale.