RassegnaTeatroTaddeiAndrea Braconi - Proloco San Mariano, abbiamo voluto due appuntamenti dal sapore antico, adatti ad incardinarsi nelle atmosfere di fine estate al Castello

(ASI) Corciano. “Due appuntamenti teatrali dal sapore antico a connotare la nostra Rassegna, giunta ormai alla XXII edizione, adatti ad incardinarsi nelle atmosfere di fine estate che verranno ricreate nel Castello di San Mariano”.

Andrea Braconi, della Proloco di San Mariano introduce così lo spirito della Rassegna Teatrale ‘Mario Taddei’, che costituisce un po’ il fiore all’occhiello dell’attività annuale dell’associazione ed è intitolata proprio al fondatore del sodalizio paesano. Come di consueto, l’appuntamento si avvale della sinergia di più soggetti che cooperano, unitamente alla Proloco, per la sua buona riuscita, dalla U.I.L.T. (Unione Italiana Libero Teatro), alla Settimana SanMarianese, ed è patrocinata dal Comune di Corciano. “Quest’anno nello splendido scenario del Castello – prosegue Braconi – ospiteremo due compagnie che si esibiranno nel week-end del 22 e 23 agosto”. Si comincia Sabato 22 agosto con l’Associazione Teatrale Amatoriale Il Carro di Chiugiana di Corciano che proporrà “Historia de Galeazzo, servo scaltro tutto pazzo” di Vittorio Castrucci, per la Regia di Cesare Giugliarelli. Il giorno seguente, Domenica 23 agosto, l’Associazione Culturale Attoterzo metterà in scena “Le furberie di Scapino” di Molière, per la Regia di Roberto Nofrini. “Visto che la forza dell’associazionismo deve consistere soprattutto nella capacità di collaborare e costruire insieme occasioni di incontro, svago e crescita – conclude Braconi – questo appuntamento è stato costruito apposta per precedere la II edizione di Cantacastello (previsto dal 28 al 30 agosto – ndr) e non potevamo discostarci dall’ambientazione che esso vuole ricreare. Spazio quindi al teatro amatoriale, secondo tradizione, ma a proposte che per evadere dalla quotidianità vanno a scavare nella storia ed a riproporre autori classici, in maniera brillante e scanzonata, con un ‘filo conduttore’ organizzativo che ritengo importante per ribadire l’unità d’intenti che muove quanti vogliono partecipare alla crescita e caratterizzazione del territorio”.


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