(ASI) Dopo il bellissimo spettacolo Il Prezzo la Stagione di prosa di Narni prosegue con Un marito ideale di Oscar Wilde, mercoledì 28 ottobre, alle 21.
Giovedì 29 ottobre, alle 21 inaugurerà la Stagione del Teatro Mengoni di Magione.
Interpreti Roberto Valerio, Valentina Sperlì, Pietro Bontempo, Alarico Salaroli, Chiara Degani e Luca Damiani, diretti da Roberto Valerio.
Tre gennaio milleottocento novantacinque, Royal Theatre, Londra. Va in scena la prima di “An ideal husband” dell'acclamato Oscar Wilde, noto in tutti i salotti per il suo straordinario talento di conversatore, famoso per lo scalpore suscitato dalla pubblicazione cinque anni prima del romanzo “Il ritratto di Dorian Gray”, incontrastato padrone delle scene londinesi con i suoi “society dramas”: “Il ventaglio di Lady Windemar”, “Una donna di nessuna importanza” e “L'importanza di chiamarsi Ernesto” che sarebbe stata allestita il mese successivo.
Soltanto cinque mesi dopo viene condannato ai lavori forzati per la sua omosessualità. Una volta uscito di galera darà alle stampe la splendida “Ballata del Carcere di Reading” e soltanto due anni dopo morirà a Parigi in totale solitudine. "Un marito ideale" è sicuramente la migliore commedia di Oscar Wilde, la commedia in cui riesce meglio a fondere una trama seria e la leggerezza della sua scrittura. Tema centrale è il problema della corruzione politica e dell'integrità dei governanti: un tema drammaticamente presente nella nostra società. Ne deriva uno spettacolo che scarnificando il testo all'osso, si propone di mettere la lente d’ingrandimento su interrogativi di sconcertante attualità: è possibile una politica senza compromessi? La questione morale è un fatto privato o pubblico? Esiste ancora un limite oltrepassato il quale si prova vergogna delle proprie azioni?
Al tema pubblico della politica se ne aggiunge un altro di carattere privato: un marito, per essere ideale, deve anche impersonare la perfezione morale? Essere incapace di qualsiasi debolezza e indifferente a qualsiasi tentazione? E se l'uomo potesse arrivare a tanta perfezione, il sentimento della moglie sarebbe l'amore o diverrebbe piuttosto venerazione degna di un essere celestiale? Ma il marito è un uomo: ha egli bisogno di questa venerazione, o di un amore che lo circondi, che lo comprenda, che lo conforti, lo sorregga? Tutti i personaggi ancorati alla loro eleganza, si muovono per spazi angosciosi dove s'annidano duelli, ricatti e compromessi. “Ogni uomo ambizioso deve combattere il proprio secolo con le sue stesse armi”. Le armi che l'autore impugna per combattere il perbenismo e l'ipocrisia della sua epoca sono proprio quelle del teatro di genere in voga, per un pubblico che vuole solo divertirsi con soggetti di ambientazione borghese. Ma sul canovaccio stereotipato della commedia vittoriana Wilde innesta il suo formidabile gusto per la battuta caustica, l'aforisma fulminante, il dialogo frizzante, il nonsense, il paradosso, il virtuosismo verbale, gettando via in un soffio tutto il vecchiume e la polverosa ipocrisia di un'epoca.
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.