Allo studente dell'Aba i 500 euro messi in palio dall'Associazione
Svelato questa mattina, 24 maggio, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso le logge di Braccio in piazza IV novembre, il palio che i rioni di Perugia si contenderanno nel corso della edizione 2023 della rievocazione storica Perugia 1416 in programma dall’8 all’11 giugno.
È l’opera di Alessandro Sciscione, “Il sogno è dell’anima, il pensiero è dello spirito”, a vincere il concorso indetto dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e riservato agli studenti iscritti. Sciscione, al primo anno di pittura, si aggiudica così anche il premio di 500 euro, offerto dall’associazione Aps Perugia1416.
A decretare l’opera vincitrice del bando è stata la commissione composta da: Tiziana D’Acchille, direttrice dell’Accademia; Maria Teresa Severini, presidente associazione Aps Perugia 1416 e presidente di giuria; Domenico Ferrera, direttore amministrativo dell’Accademia; Roberta Ricci, consigliere comunale delegata dell’assessore del Comune di Perugia, Leonardo Varasano; Giovanni Timpani, docente di incisione dell’Accademia, responsabile artistico nominato dall’Accademia; Alexio Maria Bachiorri e Riccardo Bachiorri dell’Associazione APS Perugia 1416.
Letti ed analizzati i relativi concept dei cinque progetti partecipanti, la Commissione ha decretato con votazione unanime il vincitore del bando 2023. Ha valutato positivamente, dal punto di vista tecnico e interpretativo, l’opera di Alessandro Sciscione, con la seguente motivazione: “Stilisticamente è l’elaborato che meglio si adatta alle esigenze interpretative dell’Associazione Perugia 1416 perché nelle motivazioni ha preso quali punti di riferimento la pittura a fresco e ad olio presente a Perugia, rielaborando autonomamente la figura del Grifo in una composizione che richiama simboli e colori dell’epoca”.
Alla conferenza hanno partecipato la presidente Teresa Severini, la consigliera Roberta Ricci, il prof. Stefano Mosena dell’Aba ed, ovviamente, il vincitore del concorso Alessandro Sciscione.
La presidente Severini, aprendo i lavori, ha parlato di edizione della “ripartenza” in cui il corteo, in grande stile, tornerà a punteggio.
In merito al concorso ha confermato la scelta unanime della giuria che ha premiato l’iconografia profondamente legata ai simboli di Perugia (il Grifo, la città, i Rioni) nonché il messaggio sotteso all’immagine che suggerisce un senso di protezione del Grifo nei confronti della sua città. Severini ha ribadito che quella di mettere a concorso tra i giovani studenti dell’Aba la realizzazione del palio rappresenta una precisa scelta perché è da stimolo affinché i partecipanti studino e si impegnino a fare sempre meglio.
Roberta Ricci, consigliere comunale delegato dal sindaco per Perugia 1416, ha ricordato che la svelatura rappresenta per sua natura il primo atto ufficiale della rievocazione in programma il prossimo giugno. In merito al concorso ha posto l’accento sull’importanza del rapporto che lega Perugia 1416 ed il Comune di Perugia all’Accademia di Belle Arti, istituzione che rappresenta un fiore all’occhiello per la città.
“E’ motivo di soddisfazione che tanti giovani abbiano deciso di mettersi in gioco ogni anno partecipando al concorso “Palio d’artista”, creando autentici capolavori come quello di questa edizione. Ricordo che oltre a quello di Alessandro, risultato poi vincitore, abbiamo avuto l’occasione come giuria di valutare opere di grande qualità a conferma del talento dei partecipanti”.
Per Ricci l’elemento centrale di Perugia 1416 è la sinergia con i giovani che avranno il compito di far crescere in futuro la manifestazione. Un evento cui l’Amministrazione Comunale tiene molto come confermano i numerosi tavoli di lavoro che si sono svolti negli ultimi mesi con l’obiettivo di organizzare al meglio l’edizione 2023.
ECCO L’ABSTRACT DELL’OPERA
La proposta per il concorso consiste in un dipinto ad olio su tela raffigurante un Grifo che si erge sulla città di Perugia. La tecnica di realizzazione è la pittura ad olio su tela con l’intento di riproporre una delle più affascinanti e praticate tecniche pittoriche della storia dell’arte.
La scelta cromatica si basa sui colori e sulle tonalità del ciclo di affreschi presenti nella sala dei Notari realizzato dal maestro del Farnetto e, successivamente, da Matteo Tassi. La veduta della città di Perugia è liberamente ispirata all’affresco del pittore perugino Benedetto Bonfigli.
Gli stemmi dei 5 rioni di Perugia coronano la scena.
Il Grifo diventa metaforicamente protettore e sorvegliante della città. La sua coda sta come ad abbracciare parte di edifici, come farebbe un drago nel suo nido con le proprie uova o con il proprio tesoro. Per la figura del Grifo sono state prese in considerazione diverse iconografie presenti in città con particolare attenzione alla scultura bronzea del Grifo presente nel monumento dedicato ai caduti del XX giugno realizzato dallo scultore Giuseppe Fringuelli.
Fu proprio dal monumento ai caduti che Alda Capitini fece partire la storica marcia della pace nel 1961. Vorrei ricordarlo con una sua bellissima citazione: “il sogno è dell’anima, il pensiero è dello spirito”.