Si amplia la collaborazione tra le due istituzioni
(UNWEB) Perugia. E’ stato presentato lunedì 19 giugno, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la sala Rossa di palazzo dei Priori il programma della stagione musicale 2023-2024 de Gli amici della musica di Perugia e della fondazione Cucinelli.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore alla Cultura Leonardo Varasano, la presidente dell’associazione Amici della Musica Anna Calabro, Federica Cucinelli in rappresentanza della Fondazione Cucinelli, il direttore artistico Enrico Bronzi, il maestro Fabio Ciofini, direttore artistico della Fondazione Cucinelli, e Fabrizio Stazi segretario generale della Fondazione Perugia.
Tra grandi orchestre e giovani talenti internazionali, importanti conferme e suggestive novità, in Umbria torna la bella stagione della grande musica. Una stagione contraddistinta dalla proficua collaborazione tra Fondazione Perugia Musica Classica ONLUS e Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, suggellata dall’attesa coproduzione che in aprile proporrà la “Passione secondo Giovanni” di Johannes Sebastian Bach, diretta da Fabio Ciofini, nella Basilica di San Pietro esattamente a 300 anni dalla Sua prima esecuzione.
Si parte domenica 29 ottobre, alle 17.30 al Teatro Morlacchi, con il concerto dell’ensemble Europa Galante diretto da Fabio Biondi. In programma musiche di Antonio Vivaldi e Johannes Sebastian Bach. Al via in luglio la campagna abbonamenti: dal 3 al 31 prelazione per gli abbonati alla Stagione 2022 / 2023, mentre dal 28 agosto al 20 ottobre sarà possibile sottoscrivere nuovi abbonamenti.
DICHIARAZIONI
La presidente Anna Calabro ha parlato di un programma ricco che, dopo la fine della pandemia, potrà finalmente essere goduto pienamente dal pubblico, un pubblico vasto e sempre più composto da giovani. Ciò è frutto di un assiduo lavoro, anche in termini di comunicazione, che lo staff della Fondazione ha portato avanti nel corso dell’anno con l’obiettivo di coinvolgere nella passione per la musica classica le generazioni più giovani. La presidente ha quindi voluto ringraziare tutti coloro che hanno scelto di sostenere la stagione, con una citazione d’obbligo per gli abbonati, da lei definiti la vera forza della fondazione, istituzione in cui hanno sempre creduto, anche nella difficile fase della pandemia.
L’importanza del connubio tra Perugia musica classica e Fondazione Cucinelli è stata al centro dell’intervento di Federica Cucinelli, che ha parlato di “lustro” per la fondazione. Anche Cucinelli ha confermato, dopo gli anni complessi della pandemia, il ritorno massiccio degli spettatori ai concerti.
Per l’assessore alla cultura Leonardo Varasano la stagione che viene presentata oggi si rinnova nel solco di una storia importante che continua ad arricchirsi nel tempo. Ciò grazie al percorso proficuo contraddistinto dalla collaborazione tra le due istituzioni, ma anche dall’ampliamento del pubblico. Varasano ha parlato di concerti di grande qualità ed adatti ad un pubblico vasto e variegato che cresce costantemente; ciò è in linea con un lavoro, svolto dalla stessa Amministrazione, per portare la musica e le iniziative in giro per i quartieri della città, compresi quelle più periferici. Ciò con l’obiettivo di intercettare le nuove presenze, con ciò valorizzando quelle consolidate.
L’assessore ha tenuto a ringraziare la fondazione musica classica e la fondazione Cucinelli per aver proposto anche quest’anno un programma ricchissimo e di qualità che poche realtà possono vantare. L’auspicio per il futuro è che si possa continuare in questa direzione crescendo di anno in anno nel solco di una storia importante che si rinnova.
A portare i saluti della Fondazione Perugia è stato il direttore Fabrizio Stazi che ha parlato di calendario di assoluto valore e di respiro internazionale confermando la volontà della Fondazione di sostenere la musica.
Un plauso è stato poi rivolto da Stazi alla Fondazione Perugia Classica per essere riuscita ad esprimere negli anni una musica non escludente, che guarda al futuro con iniziative rivolte anche alle categorie più svantaggiate.
IL PROGRAMMA
A presentare la stagione degli Amici della Musica di Perugia, promossa dalla Fondazione Perugia Musica Classica ONLUS e realizzata grazie al consueto decisivo sostegno del Comune di Perugia e della Fondazione Perugia, soci fondatori e da sempre al fianco dell’ente musicale perugino, è stato il direttore Enrico Bronzi. La stagione si articolerà in un ricco ciclo di concerti (19) sviluppato anche grazie alla collaborazione con la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, suggellata in questa Stagione dall’importante coproduzione della Johannes Passion (Passione secondo Giovanni) di Johannes Sebastian Bach, diretta da Fabio Ciofini, che verrà proposta domenica 7 aprile 2024 nella Basilica di San Pietro esattamente a 300 anni dalla Sua prima esecuzione. Tra gli eventi orchestrali va ricordata la presenza di Paavo Järvi, uno dei più grandi direttori viventi, alla guida della blasonata Deutsche Kammerphilharmonie Bremen (sabato 20 aprile al Teatro Morlacchi) mentre con l’Orchestra da Camera di Perugia si potranno ascoltare Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev (domenica 17 dicembre nella Basilica di San Pietro, con la voce recitante dello scrittore e traduttore Paolo Nori) e la Sinfonia Concertante di Franz Joseph Haydn e la Quarta Sinfonia di Ludwig van Beethoven (domenica 11 febbraio al Morlacchi). Tra i protagonisti della Stagione da segnalare il Quartetto di Cremona, Patricia Kopatchinskaja, Ilya Gringolts, Alexander Lonquich, il grande violinista tedesco Frank Peter Zimmermann, Dmytro Choni, il pianista statunitense Emanuel Ax, i migliori interpreti italiani, tra cui Massimo Quarta, Alessandro Carbonare, Enrico Pace, Alessandro Marangoni, Alessandro Taverna e Gianluca Cascioli. E poi il pianista Alexander Gadjiev, portato al successo internazionale dal Concorso Chopin di Varsavia, la pianista Ying Li, trionfatrice nel Concorso della Società dei concerti di Milano, il pianista Vincenzo Maltempo, la stella nascente del violino Maria Dueñas – per la prima volta a Perugia – e le due formazioni che si sono distinte nel primo concorso nazionale del Comitato Amur, che si è tenuto proprio a Perugia: il Trio Chagall e il duo pianistico dei fratelli Faccini.
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Giunta alla sua XIV edizione, la stagione musicale 2023/2024 del Teatro Cucinelli, illustrata dal direttore artistico Fabio Ciofini sarà inaugurata domenica 12 novembre dalla pianista Mariangela Vacatello, accompagnata dall’Orchestra da Camera di Perugia con la direzione dell’argentino Luis Gorelik. In programma due pagine notissime del Romanticismo musicale tedesco, il Concerto in la minore per pianoforte e orchestra op. 54, di Robert Schumann, e la Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 “Italiana” di Felix Mendelssohn. Domenica 10 dicembre toccherà al giovanissimo, talentuoso e pluripremiato astro nascente del violoncello Ettore Pagano salire sul palco del Cucinelli, con un virtuosistico repertorio per strumento solista, mentre domenica 14 gennaio 2024 arriverà per la prima volta a Solomeo l’affermata violinista Anna Tifu, accompagna al pianoforte da Giuseppe Andaloro, in un concerto tra “Ars gallica” e suggestioni ispaniche e zigane. Nel corso dell’anno ecco poi anche Enrico Dindo al violoncello e Carlo Guaitoli al pianoforte (domenica 25 febbraio 2024), e il violinista Piercarlo Sacco, l’attore Roberto Recchia e i Solisti Aquilani, diretti da Orazio Sciortino (domenica 17 marzo 2024). Da quest’anno il “cartellone musicale” di Solomeo si amplierà poi con i Concerti/Reading nelle quattro settimane dell’Avvento, in cui la musica organistica si fonderà con la Prosa attraverso testi dedicati al Natale nell’interpretazione di valenti organisti e noti attori. Da ricordare poi anche il ciclo “Storia, Musica e Parole in circolo”, quattro appuntamenti di approfondimento musicologico che da questa stagione saranno tenuti a Perugia da Silvia Paparelli presso l’Auditorium di Santa Cecilia, mentre il mese di maggio sarà interamente dedicato ad Antiqua Vox, rassegna organistica che vedrà i più grandi interpreti del “re degli strumenti”, sedersi alla consolle del settecentesco organo di Solomeo.