Venerdì 3 - Domenica 5 Giugno 2016, Complesso Museale S. Croce. Umbertide. Registrazione discografica
(ASI) E’ il secondo appuntamento dell’articolato ed importante progetto discografico che il Quartetto Viotti (Mezzena, Barnaba, Ranieri, Berioli) ha siglato in un contratto con l’etichetta “Brilliant Classics”: la registrazione in prima assoluta dell’integrale per quartetto d’archi di Giovanni Battista Viotti. Nel primo fine settimana di Giugno, in una sessione discografica intensiva che da Venerdì 3 continuerà fino a Domenica 5, il Complesso Museale di Santa Croce in Umbertide ospiterà il delicato lavoro del Quartetto Viotti.
L’antico Oratorio di Santa Croce – oggi sede dell’omonimo Museo – destinato alla Confraternita dei Disciplinati di Santa Maria, risulta attivo già all’inizio del Trecento; la sua fondazione, tuttavia, si fa risalire ancora prima, ai tempi di San Francesco d’Assisi o poco dopo, intorno al 1260, quando la predicazione del perugino Raniero da Fasani diede un notevole impulso alla nascita dei numerosissimi movimenti di disciplinati e penitenti, tra i quali i Flagellanti che andavano in processione a torso scoperto cantando e flagellandosi, appunto, per imitare le sofferenze di Cristo sulla Croce.
Oggi la Chiesa di Santa Croce ospita – insieme ad una notevolissima tavola di Pietro Signorelli, la Deposizione dalla Croce, datata 1516 – frequenti sessioni di registrazione grazie alla sua straordinaria acustica naturale.
In questo superbo scrigno il Quartetto Viotti continuerà l’impegno discografico avviato lo scorso autunno con la registrazione del primo dei quattro CD viottiani. Il programma del secondo appuntamento prevede il completamento della registrazione dei Quartetti dell’op.1 e l’inizio della registrazione di quelli dell’op.3; entrambe le opere sono prove giovanile del grande violinista e compositore piemontese che tuttavia già caratterizzava decisamente la sua scrittura con un cifra personalissima fatta di eleganza, grazia, virtuosismo ed equilibrio formale. Insieme ai Quartetti più brevi, il piano di lavoro prevede anche l’impegnativo Quartetto Concertante n°2 in Sib Magg, secondo dei tre dedicati all’amatissimo fratello André, destinatario di un capolavoro di profonda ed autentica intensità espressiva che la forma settecentesca fatica spesso a contenere.