(ASI) Panicale.Musica Insieme Panicale chiude la XIX edizione. La fortunata rassegna di Musica voluta dal maestro Klaus Huber, cui anni fa Panicale ha tributato la cittadinanza onoraria, e diretta dal professor Joachim Steinheuer, propone l’opera lirica L’arbore di Diana, di Vicente Martin y Soler , compositore spagnolo famosissimo nel XVIII secolo.
Soler studiò composizione a Bologna con il famoso Padre Martini all’inizio degli anni settanta del ‘700, per poi fare una carriera europea con tappe a Madrid, Napoli, Vienna, Londra e San Pietroburgo, dove fu compositore di corte di Caterina II di Russia fino alla sua morte. Durante gli anni 1785-88 Martin y Soler era il più grande rivale di Mozart a Vienna e riscosse enormi successi con le sue opere liriche, per poi fare una carriera europea. L’arbore di Diana, composta nel 1787, fu la sua terza e ultima partitura viennese e rappresentò una vera creazione “europea”: l’opera di un compositore spagnolo, basata su un libretto del famoso librettista italiano Lorenzo da Ponte, creata in un teatro austriaco. L’opera sarà rappresentata in una versione scenica con marionette, curata da giovani artisti, musicisti e marionettisti , dell’Università di Heidelberg, che da dieci anni collabora alla rassegna panicalese con produzioni e allestimenti di qualità, che permettono di scoprire o riscoprire opere importanti della storia della musica. L’Opera andrà in scena al Teatro Caporali mercoledì 24 e venerdì 26, alle ore 21. Venerdì 26, poi, alle ore 17, sempre al teatro cittadino, è in programma un originale appuntamento, “Per toccare la musica!”, incontro con le marionette e i musicisti del progetto L’arbore di Diana, per scoprire cosa succede dietro le quinte. Il cartellone della rassegna 2016 si è sviluppato attorno ad un tema di stringente attualità, evidenziato dal sindaco del comune lacustre, Giulio Cherubini: il linguaggio universale della musica come occasione di accoglienza, unione e creazione di ponti tra culture, che annulla le distanze di spazio e tempo. Un viaggio ideale tra Italia, Spagna, Germania, Svizzera, Inghilterra, Ungheria, Cecoslovacchia, grazie alla presenza di compositori e interpreti provenienti da quei paesi.