(UNWEB) Perugia - Sperimentare un modello integrato di risorse ed azioni per lo sviluppo di interventi di formazione continua nelle imprese artigiane dell’Umbria: è quanto si propone il Protocollo d’intesa biennale tra Regione Umbria e Fondo Artigianato Formazione sottoscritto dal vice presidente della Giunta regionale e assessore all’artigianato e formazione, Fabio Paparelli, e da Stefano Di Niola, Presidente del Fondo Artigianato Formazione.
L’accordo consente di incrementare del 40% le risorse stanziate per le azioni formative rivolte a lavoratori e datori di lavoro delle imprese artigiane nell’ambito del progetto quadro della “Linea 2”, incentrata sulla promozione di politiche di sviluppo economico, produttivo, sociale ed occupazionale attraverso la partecipazione ed il contributo congiunto del Fondo e della Regione. In particolare la Regione Umbria, a valere sulle risorse del Fondo occupazione, concorre al finanziamento degli interventi formativi finanziati dal Fondo Artigianato Formazione destinando risorse corrispondenti allo stanziamento massimo del Fondo stesso e pari a quasi 57 mila 500 euro, con un incremento di 16 mila 427 euro rispetto alla iniziale dotazione di 41 mila.
“Nell’attuale quadro economico regionale – ha detto Paparelli - emerge fortemente l’esigenza di individuare forme di coordinamento tra attori e modalità di integrazione di strumenti per sostenere la formazione continua come fattore strategico per innalzare la qualità del sistema produttivo e migliorare la competitività delle imprese. L’accordo che verrà sottoscritto va in questa direzione anche tenendo conto che la programmazione del Fse assegna priorità d’investimento proprio ad azioni eligibili in continuità o in integrazione con piani sostenuti dai Fondi Paritetici Interprofessionali, come appunto Il Fondo artigianato formazione. Si tratta dunque di una opportunità per sperimentare una sinergia di azione con il Fondo per ampliare l’offerta formativa a sostegno del processo di rafforzamento delle competenze dei lavoratori delle imprese artigiane, con particolare riferimento alle esigenze di innovazione di prodotto, mercato, processo, organizzazione, connesse anche al piano di Industria 4.0. La legge regionale sul sistema formativo integrato regionale – ha poi ricordato l’assessore - promuove la formazione continua come fattore di crescita della professionalità dei cittadini, la qualità del lavoro e lo sviluppo del sistema imprenditoriale. Ciò attraverso il rafforzamento delle competenze mirate al mantenimento dell'impiego ed allo sviluppo professionale dei lavoratori così da rispondere ai fabbisogni indotti dall'innovazione tecnologica ed organizzativa e dalla società dell'informazione. In tale ambito la Regione – ha concluso Paparelli - interviene anche per armonizzare i dispositivi e le attività dei diversi soggetti impegnati negli interventi, per valorizzazione le buone prassi, usare al meglio le diverse fonti di finanziamento, evitare sovrapposizioni e garantire la migliore copertura possibile delle diverse esigenze ed emergenze a livello aziendale, settoriale e territoriale”.
Per assicurare maggiore efficacia alla sinergia tra Fondo e Regione Umbria e rispondere al meglio ai bisogni dei lavoratori, dei datori di lavoro e delle imprese è stato stabilito di condividere tra i due soggetti le modalità di collaborazione e di integrazione nell’utilizzo delle diverse risorse, con riferimento specifico alle tipologie di destinatari, alle tipologie di intervento e agli obiettivi specifici, definendo, in attuazione del Protocollo d’Intesa, un successivo, specifico accordo operativo nel rispetto dell’ autonomia, delle competenze e degli obiettivi propri di ognuno e del sistema di regole caratterizzanti ciascuna fonte finanziaria.