(UNWEB) Perugia. Su una stagione già complicata per il caldo e la siccità con un andamento climatico anomalo che ha provocato gravissimi danni nei campi e con il protrarsi del calo dei prezzi all’origine riconosciuti agli agricoltori, finiti in molti casi al di sotto dei costi di produzione, il ritardo dei pagamenti comunitari sta accentuando notevolmente le difficoltà del settore primario umbro.
È quanto sottolinea la Coldiretti regionale nel richiedere con forza un non più procrastinabile sblocco dei contributi europei del settore dovuti alle aziende, relativi al P.S.R., per le campagne 2015 e 2016.
Un percorso - aggiunge Coldiretti - che richiede ancora un forte impegno di tutti i soggetti interessati; non avere garanzie sui tempi di incasso dei contributi - ribadisce Coldiretti - rappresenta infatti un grande elemento di penalizzazione per gli imprenditori, con ulteriore aggravio di costi e quindi contrazione del reddito aziendale. Gli aiuti del P.S.R. costituiscono, tra l’altro, il giusto e legittimo compenso che la politica comunitaria riconosce in virtù di impegni precisi presi dagli imprenditori, in merito alla salvaguardia del territorio, alla sicurezza alimentare e al benessere degli animali.
Specie in un momento di forte carenza di liquidità per le imprese agricole umbre, dovuta al sommarsi di situazioni ed eventi avversi, occorre arrivare al più presto - conclude Coldiretti - ad un sistema che dia risposte puntuali e funzionali per gli imprenditori.