TavoloConvenzione che crea un fondo di 20 milioni di euro e il progetto RiusiAmo

(UMWEB) In l’Umbria ci sono migliaia di immobili pubblici e privati inutilizzati, abbandonati, dismessi che potrebbero essere recuperati, trasformati in spazi che accolgono servizi di welfare, iniziative sociali, attività culturali, turistiche ed imprenditoriali. Spazi che possono ospitare start-up ed imprese giovanili, cooperative e imprese sociali. Recuperare questi luoghi, coinvolgendo le comunità, è la sfida lanciata da Legacoop Umbria, insieme a partner di grande rilievo come Banca Prossima e l’Istituto Nazionale di Urbanistica dell’Umbria.

“E' un percorso – ha sottolineato Dino Ricci Presidente di Legacoop” che non vogliamo realizzare da soli, ma con le istituzioni per mettere a disposizione della collettività patrimoni pubblici attualmente non utilizzati”

Con Banca Prossima Legacoop Umbria ha rinnovato il progetto “Welfare Umbria” già attivato nel 2013, che promuove progetti di sviluppo nel welfare e nella rigenerazione urbana realizzati da cooperative e imprese sociali del territorio umbro.

I progetti oggetto della convenzione devono essere destinati alla realizzazione, ristrutturazione e gestione di strutture dedicate ad ospitare servizi di welfare e alla riqualificazione di edifici pubblici e privati da destinare ad attività sociali, culturali, turistiche e ricreative.

“La filosofia di Banca Prossima -ha detto Manuela Maraglino Responsabile Unità Commerciale – è creare valore sociale. Questa è la nostra mission essendo una banca dedicata interamente al terzo settore e lo fa attraverso l'utilizzo di almeno il 50 percento dei propri utili pèer quelle organizzazioni no profit che altrimenti non potrebbero richiedere finanziamenti“

Presenti anche diverse cooperative che hanno già usufruito delle agevolazioni della convenzione negli anni passati e che hanno portato la loro testimonianza, come quella del Consorzio Salus che con il contributo di Banca Prossima ha realizzato la Residenza protetta Anchise dimostrando così che la cooperazione sociale non è solo quella che vive di appalti e convenzione con il pubblico ma investe anche in maniera diretta.

Presentato anche il progetto “RiusiAmo l’Umbria” attivato tra Legacoop Umbria e INU Umbria che intende avviare una riflessione integrata sulla rigenerazione urbana. In particolar modo con il progetto si intende coniugare il concetto del riuso anche in relazione alle politiche per il razionale uso del suolo ed il suo contenimento in termini di uso e spreco, con le politiche del lavoro, dell’innovazione sociale, della partecipazione dei cittadini. “Per questi motivi il progetto RiusiAmo – ha ricordato Alessandro Bruni Presidente di INU Umbria - in collaborazione con le amministrazioni pubbliche, vuole individuare 50 beni da riutilizzare, restituendoli alla comunità.”

Si intende realizzare dei progetti pilota che possono rappresentare per l’Umbria dei modelli da replicare su larga scala.


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