L’85% delle PMI sorde all’introduzione di manager Per l’88% degli intervistati il male italiano resta la tassazione
(UMWEB) Perugia. In occasione del GLOCAL ECONOMIC FORUM ESG89 PERUGIA 2018 nella sessione plenaria dedicata al ‘Ruolo strategico del Management per la crescita’, ESG89 Group ha presentato i risultati delle ricerche di mercato condotte su un campione di 104 aziende con fatturato da 3 a oltre 100 milioni di euro di Umbria e Marche, intervistate a settembre sul tema in oggetto della conferenza. Gli stessi risultati sono stati commentati e analizzati anche da Andrea Cardoni, professore dell’Università degli Studi di Perugia, da sempre attento osservatore delle dinamiche della Pmi. Il primo riscontro ha riguardato la necessità, più o meno sentita, di avere un manager in azienda: l’85% del campione di dimensione aziendale da 3 a 10 milioni di fatturato ha risposto negativamente, così come il 77% delle aziende da 10 a 100 milioni, mentre il 42% delle aziende over 100 milioni di euro si è espressa a favore dell’inserimento di una figura manageriale. La natura di questi primi riscontri è data dal fatto che il 92% delle aziende che fatturano 3-10 milioni di euro non ha mai avuto esperienza di management, dato che riguarda anche l’82% delle intervistate da 10-100 milioni di euro di fatturato.
Tra i principali motivi per cui scegliere di acquisire un manager ci sono la necessità di maggiore delega (33% del campione totale); la necessità di nuove strategie (28% del campione totale) e la volontà di migliorare nell’ export (19% del campione totale delle intervistate). Altra indagine condotta da ESG89 Group sul medesimo campione è quella sul sentiment economico, per il quale il previsionale sul 2018 vede in positivo il 78% delle aziende. Tra le criticità, quella della tassazione è stata la più avvertita (88%).
Per quanto riguarda le previsioni sul fatturato 2018, il 58% delle intervistate ha avuto una crescita, per una media complessiva tra aumento e calo di fatturato del 19%. Decisamente positivo l’export del 2018 sul 2017 per il 60% del campione.
Migliore anche la condizione del credito alle imprese nel 58% dei casi; trovarsi all’interno dell’Unione Europea, inoltre, è fattore positivo per l’85% delle intervistate.
«Il risultato delle ricerche di mercato – chiosa Giovanni Giorgetti di ESG89 Group – confermano la scarsa propensione delle imprese medie e piccole ad aprirsi al supporto di professionisti e manager. La gestione e la visione sembra essere ancora di appannaggio dei soci fondatori e spesso dei componenti della famiglia e questo comporta nel tempo dei rischi sempre più rilevanti per il futuro delle nostre aziende.
Sul fronte del sentiment, settembre 2018 ha rilevato una flessione della fiducia degli imprenditori rispetto allo stesso periodo del 2017».