coldirettiumbriaAccolta nostra richiesta per sbloccare i lavori delle imprese, importanti per economia e ambiente

 

(UNWEB) Bene l’accoglimento della nostra richiesta di inserire anche la selvicoltura e la manutenzione delle aree forestali tra quelle essenziali che possono continuare ad essere svolte durante l’emergenza coronavirus. È quanto afferma il presidente della Coldiretti Umbria Albano Agabiti nel commentare positivamente il via libera al lavoro nei boschi annunciato dal premier Giuseppe Conte.

L’inserimento delle attività di selvicoltura tra quelle non sospese è importante - sottolinea Agabiti - per consentire alle imprese del settore di tornare al lavoro e concludere le operazioni programmate, anche in riferimento alla prossima stagione. La produzione di legna infatti, rappresenta una risorsa economica e ambientale importante che merita la giusta attenzione, anche al fine di evitare un incremento della quota di materiale di importazione.

Una decisione - precisa Agabiti - determinante anche per l’ambiente e la sicurezza della popolazione, in una regione in cui il bosco occupa circa il 40% del territorio, con l’Umbria tra le regioni più alberate d’Italia (1815 alberi per ettaro di territorio regionale). Un patrimonio che va salvaguardato, soprattutto in un anno segnato fino ad ora da caldo e siccità che hanno creato condizioni ambientali particolarmente favorevoli anche allo scoppio degli incendi.

I boschi, gestiti in modo sostenibile - conclude Agabiti - assolvono funzioni importanti per tutta la collettività, pure per la prevenzione dalle frane e dalle alluvioni, ma serve una corretta gestione per preservare i territori dall’abbandono affinché possano svolgere un insostituibile presidio rispetto all’assetto idrogeologico e mantenere un patrimonio naturale con importante valenza turistica e ambientale.


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