La grandine si abbatte su ortaggi, uva, frutta, mais e olive: particolarmente colpita la zona di Todi
(UNWEB) Dopo gli importanti fenomeni di maggio e giugno, il maltempo è tornato a colpire con forza le campagne umbre. È quanto riferisce la Coldiretti regionale, a seguito delle segnalazioni di danni a ortaggi, uva, frutta, mais, olive e tabacco, che la grandine, le piogge e il vento di ieri hanno provocato nel nostro territorio a macchia di leopardo, nell’Alta e Media Valle del Tevere, in particolare nel tuderte, ma anche nel perugino e in alcune zone del Trasimeno e dell’orvietano.
È proprio la grandine ad essere particolarmente temuta in questo periodo - sottolinea Coldiretti, impegnata a monitorare la situazione in tutto il territorio regionale - soprattutto per ortaggi in campo e frutta, dalle insalate alle zucchine, dai peperoni ai meloni, ma anche per vigneti e oliveti, con i chicchi che provocano danni irreparabili alle coltivazioni mandando in fumo un intero anno di lavoro.
La grandine ha praticamente distrutto la produzione attuale di meloni in campo a Pian di Porto e soprattutto quella futura - spiega Settimio Pini imprenditore agricolo di Todi - danneggiando anche cocomeri, pomodori e la vigna: per i meloni tra l’altro, eravamo di fronte ad un’ottima annata, quindi una vera e propria beffa, con conseguenze economiche rilevanti. Anche le aziende agricole di Giuseppe e Dante Papiani a Monte Castello di Vibio hanno subito la furia del maltempo: in pochi minuti - racconta Giuseppe - la tempesta di grandine di ieri ha distrutto tutta la produzione di peperoni, cocomeri, pomodori, fagioli, meloni, con danni anche a mais e girasoli. La grandine, anche di grosse dimensioni - riferisce Ennio Proietti dell’azienda agricola Tiberina Nord di Pantalla - si è accanita sui grappoli d’uva di Grechetto in maturazione con danni già visibili, che potrebbero risultare maggiori nelle verifiche dei prossimi giorni. Sono state colpite anche le foglie delle viti che risultano spogliate, con danni che si registrano pure su diversi campi di mais.
Secondo elaborazioni Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD), l’agosto 2020 è segnato fino ad ora da una media di 7 violente grandinate al giorno da nord a sud della Penisola dove si contano anche nubifragi, trombe d’aria e bombe d’acqua. Siamo di fronte - afferma Coldiretti - alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, che - aggiunge Coldiretti - compromettono anche le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
Con il ripetersi di queste situazioni imprevedibili, da attenzionare ancora di più rispetto al passato - spiega il presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti - diventa sempre più importante il crescente ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio, usufruendo del lavoro e dell’assistenza dei Consorzi di Difesa operativi da 50 anni. Il settore agricolo infatti, se risulta il più impegnato a contrastare i cambiamenti climatici, purtroppo è anche quello più colpito. Un anno fin qui da dimenticare per l’agricoltura - conclude Agabiti - che oltre alle conseguenze pesanti della pandemia, continua a scontare le distruzioni di un clima che vanifica in pochi attimi il duro lavoro delle aziende.