(UNWEB) Perugia - Cambia la regolamentazione dell’attività di pesca nella Zona a Regolamento Specifico del lago di Piediluco e del tratto del fiume Velino (tratto “no kill”) ricadente nel territorio umbro: la Giunta regionale, al fine di tutelare il luccio, specie di particolare interesse conservazionistico e che fa registrare un inesorabile calo demografico, ha approvato una delibera (la n.805 del 9 settembre scorso) con cui vengono apportate due modifiche all’attuale regolamentazione.
La prima modifica dispone il prolungamento del divieto di pesca al luccio, stabilendolo dal 1 gennaio al 31 marzo, anziché dal 1 gennaio al 15 marzo.
La seconda riguarda l’introduzione di obbligo di uso di cavetto d’acciaio qualora la pesca venga effettuata con esche artificiali di dimensione superiore a 5 centimetri. Le esche artificiali sono infatti molto attrattive; se sono collegate ad un cavetto in acciaio, il pesce non riesce a tagliarlo, e pertanto una volta catturato il luccio può essere slamato con le dovute accortezze. Senza cavetto d’acciaio, il luccio può tagliare il filo con i denti e morire a causa dell’amo ed esca incastrati nella bocca. È stato scelto di introdurre l’obbligo del cavetto solo per esche artificiali superiori a 5 centimetri poiché che la pesca alle altre specie, quali ad esempio la trota, il cavedano e il persico reale, viene normalmente effettuata con esche di dimensioni minori. Pertanto, la pesca a queste specie potrà proseguire come di consueto.
Il provvedimento della Giunta regionale è in linea con i principi stabiliti dal “Piano regionale per la tutela e la conservazione del patrimonio ittico e per la pesca sportiva”, approvato dall’Assemblea legislativa (deliberazione n. 212 del 21 novembre 2017), e contribuisce al conseguimento degli obiettivi di tutela di una specie di grande interesse conservazionistico e piscatorio.
Ecco, in sintesi, il nuovo regolamento per la pesca a Piediluco:
Pesca al luccio
• vietata dal 1° gennaio al 31 marzo anche con tecnica no kill;
• consentita esclusivamente con esche artificiali con amo o ancoretta singola privi di ardiglione;
• obbligo di utilizzo di cavetto di acciaio (o “fluorocarbon” spessore minimo 0,90 mm) di lunghezza non inferiore a 35 cm;
• divieto di uso di pinza Boga o Boga Grip;
• per il salpaggio del luccio è obbligatorio l’uso del guadino o in alternativa, solo da barca, la presa opercolare;
• il luccio catturato può essere manipolato solo con mani bagnate (vietati stracci, guanti e mani asciutte), va rilasciato nel minor tempo possibile e, se necessario, previa ossigenazione.
Pesca alle altre specie
• consentito, come esca, il pesce vivo o morto di misura non superiore a 5 centimetri e appartenente alle specie: scardola, rovella, alborella, carassio, montato su lenza senza uso di cavetto in acciaio o “fluorocarbon” e con amo di misura massima n. 8 o ancoretta massimo n. 14;
• la pesca con esche artificiali di lunghezza superiore a 5 cm è consentita con l’obbligo di uso di amo o ancoretta singola priva di ardiglione o con ardiglione schiacciato e con obbligo del cavetto di acciaio (o “fluorocarbon” spessore minimo 0,90 mm.) di lunghezza non inferiore a 35 centimetri.