coldirettiumbria(UNWEB) Con il lockdown in Germania e la chiusura di bar e ristoranti a rischio anche l’export agroalimentare made in Umbria nel Paese di Angela Merkel, che vale quasi 60 milioni di euro. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti regionale su dati Istat in occasione dell’inizio del lockdown nel Paese tedesco.


Nel complesso - riferisce Coldiretti - a rischio, 7,2 miliardi di export agroalimentare italiano verso la Germania che è il Paese che nel mondo apprezza di più la nostra cucina, anche per il record in Europa di locali e pizzerie che si richiamano alla tra-dizione enogastronomica tricolore.
A preoccupare - spiega Coldiretti - sono in realtà le misure restrittive annunciate per la ristorazione in tutta Europa dalla Francia dove le nuove chiusura di bar e ristoranti in tutto il Paese sono in vigore dal weekend ma anche in Svizzera, Austria, Grecia e Inghilterra che è il quarto mercato di sbocco dell’italian food nel mondo dopo Germania, Francia e Usa.
Con la pandemia il valore delle esportazioni agroalimentari umbre nel mondo - ricorda Coldiretti - è sceso nei primi sei mesi del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, di circa il 9% (da 344.672.266 euro a 314.130.234 euro). Un elemento di difficoltà che - sottolinea Coldiretti - si aggiunge alla contrazione dei consumi interni con le vendite di cibi e bevande nel settore della ristorazione in Italia che sono praticamente dimezzate (-48%) nel corso dell’anno con un impatto drammatico a valanga sull’intera filiera, dai tavoli dei locali fino alle aziende agricole e alimentari nazionali.
Per fronteggiare gli effetti della pandemia sull’export - secondo il presidente Coldiretti Umbria Albano Agabiti - vanno aiutate le imprese a superare questo difficile momento e va preparata la ripresa con un piano straordinario di internazionalizzazione con la creazione di nuovi canali e una massiccia campagna di comunicazione per le produzioni 100% Made in Italy.


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